Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Caro luce da un milione Rucco: «Impensabile spegnere i lampioni»
Il Comune rompe il salvadanaio. Non solo per i cantieri
VICENZA Palazzo Trissino rompe il salvadanaio anche per pagare la bolletta della luce. Meglio: dell’illuminazione pubblica, capitolo che da quando la giunta ha deciso di mettere a gara la gestione ha regalato politicamente all’amministrazione più mal di testa che sorrisi.
Per far fronte ai maggiori costi emersi tra la fine del 2021 e quelli che prevede di spendere entro il 31 dicembre 2022 il Comune ha stanziato un milione e 355 mila euro. Prima degli aumenti Palazzo Trissino pagava 2 milioni e 250 mila euro, oggi prevede di spendere poco meno del 50 per cento in più. «Impensabile spegnere qualche lampione – taglia corto il sindaco Francesco Rucco -. Intanto abbiamo un sistema di rete che non permette di farlo. Poi, nell’ottica della sicurezza, le strade rimarranno illuminate». Parole che mettono la pietra tombale a una strategia di risparmio già messa in campo da altri capoluoghi o nella stessa Bassano.
Il salvadanaio è rotto, dunque. E a malincuore. Non tanto per il gesto in sé quanto perché di quei soldi, 5 milioni di euro pescati soprattutto da avanzi di amministrazione e da una parte degli extra-utili Agsm Aim, inizialmente la giunta pensava di impiegarli in un altro modo che non fosse coprire il rincaro dei prezzi, dal correre in aiuto delle famiglie più colpite dagli aumenti di luce e gas o a rischio sfratto, o finanziare il ritorno in piazza della «Rua» o la consulta dei giovani.
«Nei cassetti – dice l’assessore al Bilancio Marco Zocca - resta un lunga lista di progetti che slittano». La manovra di assestamento che andrà in giunta lunedì e in Consiglio il 30 giugno e di cui nei giorni scorsi sono emersi alcuni elementi, abbraccia più voci. Intanto il 54 per cento delle risorse, 2 milioni e 600 mila, è destinata a garantire il proseguo dei cantieri. Una decisione giustificata dalla necessità di concludere lavori entro i termini prefissati. E qui spiccano alcuni temi «caldi». Se da un lato sono noti gli ulteriori 260 mila per la riqualificazione del palazzo ex Aci, oggi si parla, tra le altre cose, dell’auditorium Cannetti (280 mila); dei cantieri legati al bando Rigenerazione urbana (tra gli altri Parco Querini e Palazzo Chiericati,), 480 mila; 60 mila per il Cattaneo B, il parcheggio all’ex Beltrame. E considerato che nemmeno il bitume è alieno da aumenti, si sono 528 mila in più per asfaltare le strade.
A beneficiare dell’assestamento saranno più settori, con diversi assessori a scoprire solo ieri mattina, dopo l’annuncio di Rucco e Zocca, le cifre a loro destinate. La Cultura riceverà 429 mila euro (con 350 mila per la mostra dedicata agli Antichi Egizi); al binomio Scuola e giovani 150.500 euro; allo Sport 130 mila; per le manifestazioni 242 mila euro. Seicentomila per il Sociale. Gran parte dei quali, 500 mila, per aiutare coloro che, già in graduatoria, beneficeranno di un aiuto per le utenze domestiche. Scelta e tempistica che già provoca la reazione dell’opposizione. Dice Raffaele Colombara (Quartieri al centro): «Solo ora e solo una parte del milione e 400 mila euro degli extra dividendi di Aim, soldi, ricordo, che arrivano dalle bollette, carissime, pagate in questi mesi, andranno a chi è in difficoltà. Una risposta limitata e tardiva».
Settori Fondi anche alla mostra sull’Egitto, ai giovani, al sociale