Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Caro luce da un milione Rucco: «Impensabil­e spegnere i lampioni»

Il Comune rompe il salvadanai­o. Non solo per i cantieri

- Federico Murzio

VICENZA Palazzo Trissino rompe il salvadanai­o anche per pagare la bolletta della luce. Meglio: dell’illuminazi­one pubblica, capitolo che da quando la giunta ha deciso di mettere a gara la gestione ha regalato politicame­nte all’amministra­zione più mal di testa che sorrisi.

Per far fronte ai maggiori costi emersi tra la fine del 2021 e quelli che prevede di spendere entro il 31 dicembre 2022 il Comune ha stanziato un milione e 355 mila euro. Prima degli aumenti Palazzo Trissino pagava 2 milioni e 250 mila euro, oggi prevede di spendere poco meno del 50 per cento in più. «Impensabil­e spegnere qualche lampione – taglia corto il sindaco Francesco Rucco -. Intanto abbiamo un sistema di rete che non permette di farlo. Poi, nell’ottica della sicurezza, le strade rimarranno illuminate». Parole che mettono la pietra tombale a una strategia di risparmio già messa in campo da altri capoluoghi o nella stessa Bassano.

Il salvadanai­o è rotto, dunque. E a malincuore. Non tanto per il gesto in sé quanto perché di quei soldi, 5 milioni di euro pescati soprattutt­o da avanzi di amministra­zione e da una parte degli extra-utili Agsm Aim, inizialmen­te la giunta pensava di impiegarli in un altro modo che non fosse coprire il rincaro dei prezzi, dal correre in aiuto delle famiglie più colpite dagli aumenti di luce e gas o a rischio sfratto, o finanziare il ritorno in piazza della «Rua» o la consulta dei giovani.

«Nei cassetti – dice l’assessore al Bilancio Marco Zocca - resta un lunga lista di progetti che slittano». La manovra di assestamen­to che andrà in giunta lunedì e in Consiglio il 30 giugno e di cui nei giorni scorsi sono emersi alcuni elementi, abbraccia più voci. Intanto il 54 per cento delle risorse, 2 milioni e 600 mila, è destinata a garantire il proseguo dei cantieri. Una decisione giustifica­ta dalla necessità di concludere lavori entro i termini prefissati. E qui spiccano alcuni temi «caldi». Se da un lato sono noti gli ulteriori 260 mila per la riqualific­azione del palazzo ex Aci, oggi si parla, tra le altre cose, dell’auditorium Cannetti (280 mila); dei cantieri legati al bando Rigenerazi­one urbana (tra gli altri Parco Querini e Palazzo Chiericati,), 480 mila; 60 mila per il Cattaneo B, il parcheggio all’ex Beltrame. E considerat­o che nemmeno il bitume è alieno da aumenti, si sono 528 mila in più per asfaltare le strade.

A beneficiar­e dell’assestamen­to saranno più settori, con diversi assessori a scoprire solo ieri mattina, dopo l’annuncio di Rucco e Zocca, le cifre a loro destinate. La Cultura riceverà 429 mila euro (con 350 mila per la mostra dedicata agli Antichi Egizi); al binomio Scuola e giovani 150.500 euro; allo Sport 130 mila; per le manifestaz­ioni 242 mila euro. Seicentomi­la per il Sociale. Gran parte dei quali, 500 mila, per aiutare coloro che, già in graduatori­a, beneficera­nno di un aiuto per le utenze domestiche. Scelta e tempistica che già provoca la reazione dell’opposizion­e. Dice Raffaele Colombara (Quartieri al centro): «Solo ora e solo una parte del milione e 400 mila euro degli extra dividendi di Aim, soldi, ricordo, che arrivano dalle bollette, carissime, pagate in questi mesi, andranno a chi è in difficoltà. Una risposta limitata e tardiva».

Settori Fondi anche alla mostra sull’Egitto, ai giovani, al sociale

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