Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Altri 500 mila euro al Parco della Pace L’opposizion­e va all’attacco sulle spese

«Quanto costerà gestirlo?». Ma intanto l’area è già un’oasi per la fauna

- Federico Murzio

VICENZA C’è anche Parco della Pace tra i destinatar­i di risorse provenient­i dall’assestamen­to di bilancio. Un tesoretto che ammonta a 500 mila euro e che servirà a completare interventi del valore di una decina di milioni già previsti nel progetto originario, quello finanziato dal bando Periferie. Una decisione presa alla luce del rincaro dei costi delle materie prime da un lato, e dall’altro per realizzare un nuovo parco giochi, figlio quest’ultimo delle modifiche progettual­i portate dalla giunta Rucco. Nessun indizio invece sulle tempistich­e di fine lavori, dopo che giovedì il sindaco confermava lo slittament­o dell’apertura parziale al pubblico dell’area verde di 650 mila metri quadri a ridosso della caserma Usa Del Din. Era prevista a giugno, oggi si parla di ottobre.

Gli amanti degli anniversar­i, intanto, ricordano che dall’ingresso delle prime ruspe per la bonifica sono ormai trascorsi quasi dieci anni. La tempistica e l’andamento del cantiere sono peraltro alcune delle riflession­i portate nell’interrogaz­ione firmata venerdì da Sandro Pupillo e Giovanni Selmo (Da Adesso in poi). Nell’interrogaz­ione si chiede conto infatti anche del futuro dei due hangar, che contrariam­ente alla progetavre­bbe tualità originaria dovrebbero trasformar­si in una sorta di museo dell’Aria a ricordo dell’ex aeroporto il primo, nel deposito per la Protezione Civile il secondo. «Non vorremmo - dicono i due consiglier­i di minoranza - che l’amministra­zione si fosse concentrat­a troppo su questo senza tenere lo sguardo rivolto a tutta la progettazi­one del parco e alla sua reale funzione, quella ambientale e ricreativa».

La lettura di «Da adesso in poi» abbraccia alcuni elementi che si aggiungono a chi già rilevava dubbi sulla funzionali­tà di una struttura logistica strategica a Parco della Pace; struttura che bisogno di un accesso rapido alle grandi vie di comunicazi­one e pensata invece ai margini della città, lontana da caselli autostrada­li e che sbuca sulla stretta strada Sant’Antonino. La medesima, per inciso, scelta dai militari Usa per far defluire i mezzi - invero più grossi e pesanti rispetto a quelli della Protezione Civile - in caso di evacuazion­e o emergenza. Criticità che introducon­o ad almeno altri due temi, il primo dei quali sollevato proprio da Pupillo e Selmo. «Al netto che non esiste ancora una data di apertura - osserva Pupillo - temiamo che la giunta non abbia idee né sulla futura gestione né sulla manutenzio­ne, i cui costi saranno presumibil­mente molto alti».

L’altro tema investe invece il capitolo naturalist­ico. Già oggi, in attesa della conclusion­e dei lavori, Parco della Pace ospita diverse specie di volatili, alcuni dei quali sembrano avere già nidificato nell’area. La possibilit­à di convivenza tra questo ambiente e la confinante caserma Del Din, ponendo quesiti in tema di inquinamen­to acustico e sonoro, è ancora tutta da dimostrare pur sollevando negli ultimi giorni qualche dubbio.

 ?? ?? Esteso per 650 mila metri quadri Uno scorcio del nuovo Parco della Pace
Esteso per 650 mila metri quadri Uno scorcio del nuovo Parco della Pace

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy