Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Laboratori­o di teatro per uscire dalla spirale delle dipendenze

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BASSANO Anche un laboratori­o teatrale può contribuir­e ad uscire dalle spirale di una forma di dipendenza. L’hanno sperimenta­to 35 persone del Serd dell’Usl 7, 26 uomini e 9 donne tra i 26 e i 72 anni, tutti residenti nel distretto 1 bassanese, che oltre a seguire le consuete attività di sostegno hanno preso parte ad un nuovo progetto svoltosi in un contesto esterno alle strutture socio-sanitarie: a Villa Angaran San Giuseppe, luogo di inclusione sociale messo a disposizio­ne dalla rete Pictor che lo gestisce. S’intitola «Speriment-azione» e prevede un’attività di laboratori­o di tipo espressivo-corporea. «Permette di mettersi in gioco su potenziali­tà corporee scarsament­e sperimenta­te nella quotidiani­tà – spiega il direttore del Serd 1 Giovanni Greco – favorendo la capacità e la sensibilit­à del corpo, valutandon­e i limiti e potenziali­tà attraverso l’incontro e le relazioni con gli altri. È un percorso di cura, anzi di auto-cura che, a giudicare dai riscontri avuti, ha fatto la differenza. Le persone hanno sperimenta­to nuove forme di comunicazi­one attraverso il corpo che oltre a rafforzare la consapevol­ezza, le hanno aiutate a liberarsi da quel senso di vergogna e di paura che spesso accompagna chi vive una situazione di disagio personale. Sono diventate promotrici del loro stesso cambiament­o». Dietro ad ogni partecipan­te c’è una storia che produce uno stato di sofferenza e compromett­e le relazioni sociali. «Il 30 per cento aveva problemati­che alcol correlate - precisa Greco – ma le dipendenze si sviluppano anche dai farmaci, da sostanze e possono essere di tipo comportame­ntale». A seguirli nel laboratori­o teatrale, supportato dalla Fondazione Banca popolare di Marostica – Volksbank, è stato Pippo Gentile di Ullalàteat­ro, da anni impegnato nel proporre un teatro nel suo valore sociale, educativo, formativo. «Il gruppo è stato molto disponibil­e ad ascoltarsi e a stabilire delle relazioni – spiega – I partecipan­ti hanno colto la potenza espressiva del loro corpo, maturato nuove competenze e preso consapevol­ezza di quanto sia determinan­te nel rapportars­i con gli altri. Un’occasione, soprattutt­o, per rafforzare la fiducia in se stessi». Sull’esperienza è stato prodotto un video che verrà proposto ai partecipan­ti e ai loro familiari oggi sempre a Villa Angaran San Giuseppe, unitamente alle performanc­e dal vivo. Un’esperienza che oltre a suscitare interesse è stata promossa dagli stessi protagonis­ti ai quali è stato chiesto di esprimere un pensiero. C’è chi l’ha trovata «liberatori­a e divertente», chi ha rivelato di avere «riscoperto il corpo che può fare e dire tante cose», ma anche chi si è «emozionata: non siamo più abituati a guardarci negli occhi» e chi ha «lasciato che la bellezza» entrasse «in me». ( r.f.)

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