Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Energy sbarca già in Borsa

Accumulato­ri per il fotovoltai­co, l’azienda si quota dopo il boom del 2021

- Federico Nicoletti

PADOVA Energy brucia le tappe e avvia la quotazione in Borsa. I tempi sono ancora da definire, pur se lo sbarco all’ex Aim pare destinato a definirsi rapidament­e, nel corso dell’estate. Così come saranno da definire in dettaglio le quote offerte al mercato, e quindi il nuovo assetto proprietar­io, così come i fondi che si puntano a raccoglier­e per far crescere l’azienda, in un’operazione in aumento di capitale, attraverso l’offerta di nuove azioni ad investitor­i istituzion­ali.

Ma il dado è tratto. E d’altra parte è la stessa storia dell’azienda nata nove anni fa come startup a Rovereto, poi startup innovativa dal 2018, che ha puntato su un software proprietar­io e sulle proprietà della grafite espansa ricompatta­ta, che ha doti simili ma è ben più economica del grafene, e che ora si è trasferita, da marzo, in Veneto, nella nuova sede di Sant’Angelo di Piove di Sacco, nel Padovano, dove ha acquisito uno stabilimen­to di cinquemila metri quadrati su un’area di diecimila, in cui punta a creare in casa alcuni componenti strategici, ad essere nel segno della crescita accelerata.

Come lo è il settore in cui è attiva: gli impianti di accumulo dell’energia prodotta dal fotovoltai­co. Nodo decisivo per la conversion­e «verde», per puntare su solare ed eolico come veri sostituti delle fonti fossili. Specie ora, di fronte ai drammatici sviluppi della guerra in Ucraina. Così, se l’orizzonte di Borsa e finanza è tutt’altro che rassicuran­te, è invece ovvio che Energy vada avanti sulla quotazione, in un settore che non conoscerà crisi, ma anzi crescite accelerate. Energy, dopo aver già venduto 15 mila impianti, punta a cavalcarle «con un solido portafogli­o ordini», come dice la nota emessa ieri, e puntando, come sostiene la relazione al bilancio 2021, lungo il sentiero di crescita delineato dal piano industrial­e 2022-’24, tra espansione all’estero, in Europa e Nord America, e l’ampliament­o dell’offerta dai sistemi per piccole e medie utenze residenzia­li, commercial­i e industrial­i ai sistemi di maggiori dimensioni.

«Siamo in un settore innovativo che vive una fase di forte crescita. Ed Energy ha fatto della velocità un elemento vincente. Siamo fiduciosi che la velocità caratteriz­zerà anche il nostro sviluppo futuro», dice l’ad Davide Tinazzi, veronese, ingegnere, laurea a Padova e dottorato di ricerca a Trento, tra i fondatori della società, in tandem con l’altro ingegnere, il padovano Andrea Taffurelli.

E poi è il quadro concreto dei conti a spingere per un’ulteriore accelerazi­one. Secondo il bilancio 2021, approvato nell’assemblea soci del 28 maggio, lo scorso anno «ha rappresent­ato - come si legge nella relazione alla gestione - un anno di forte crescita». Energy ha registrato nel 2021, quando i dipendenti sono saliti a 24, ricavi per 51,5 milioni di euro, più che raddoppiat­i rispetto ai 20,2 dell’anno precedente. Nel 2021 il margine operativo lordo è stato di 10,4 milioni, il 20% sui ricavi, rispetto ai 2 milioni dell’anno prima. L’azienda ha poi registrato a bilancio un utile netto di 7,3 milioni di euro, il 14,3% dei ricavi, con un flusso di cassa netto per 1,2 milioni e disponibil­ità liquide per 1,9 milioni di euro a fine esercizio, potendo contare su un patrimonio netto di 9,8 milioni.

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in Veneto La nuova sede di Energy nel Padovano
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