Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Maturità col Covid: sostituiti 5 commissari. Promosse le tracce

L’esame tornato alla (quasi) normalità. L’ansia degli studenti, muniti anche di amuleti: «Non ho dormito»

- Ilenia Litturi

VICENZA Sono iniziati ieri mattina con la prova scritta di italiano gli esami per quasi 7.700 studenti vicentini. La maturità è tornata uguale al periodo pre-pandemia, con due scritti e un orale. L’incognita Covid non si è fatta attendere: sostituiti cinque presidenti, di cui uno solo positivo (in città).

Per quanto riguarda la sessione suppletiva per quei studenti che per motivi di salute non hanno potuto partecipar­e all’esame, si deciderà oggi.

Dopo due anni di pandemia si è tornati alla quasi normalità. La prima prova, quella di italiano, uguale per tutti gli indirizzi, consisteva in sette tracce tra cui una poesia di Pascoli e una novella di Verga, un testo di Liliana Segre, una frase tratta del discorso del Nobel Parisi alla Camera sul cambiament­o climatico ma anche l’iperconnes­sione, e il mondo dopo il Covid. Sette tracce che il ministro dell’istruzione Bianchi ha definito «belle». Per il Provvedito­re di Vicenza Nicoletta Morbioli «l’affermazio­ne non è stata smentita, le tematiche proposte hanno spaziato in modo tale da essere affrontate con serenità dagli studenti che hanno potuto così sbizzarrir­si». I maturandi hanno avuto sei ore di tempo per consegnare l’elaborato alla fine di un ciclo scolastico non semplice. Dopo cinque anni passati dietro quei banchi è arrivato il loro momento, sono la classe del 2003. Ieri mattina cercavano di infondersi coraggio, c’era chi aveva gli occhi lucidi, chi stava rileggendo ancora una volta gli appunti e chi invece era tranquillo. C’era chi ha vissuto la notte prima degli esami in bianco come Anna che frequenta il Montagna: «È da un po’ di notti che non dormo. Ho un carattere molto emotivo». Tanta concentraz­ione e ansia per Martina, maturanda del Boscardin, che tiene tra le mani un amuleto portafortu­na: «I maturandi sono fatti per il 90% di ansia». Fa spallucce Matteo, studente del Canova «Sono giorni tosti, anche se a farmi più paura è l’orale ma ho studiato».

Archiviato il primo esame, questa mattina gli studenti saranno alle prese con la seconda prova, che sarà diversa da istituto a istituto perché sarà tarata sul programma realmente svolto.

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L’attesa Studenti dell’Artistico e dell’Almerigo Da Schio poco prima di cominciare la prova di italiano (Parisotto)

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