Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

E il Comune fa chiudere i rubinetti: multe fino a 500 euro per chi sgarra

- F. M.

La crisi idrica colpisce

VICENZA anche la città e Palazzo Trissino corre ai ripari. Ieri il sindaco Francesco Rucco ha firmato una ordinanza che ricalca i provvedime­nti anti-spreco già anticipati nei giorni scorsi e che rimarrà in vigore fino al 31 agosto.

L’assessore all’Ambiente Simone Siotto, che già da una settimana ha chiesto alla polizia locale di incrementa­re controlli e sopralluog­hi (anche sui pozzi artesiani privati), annuncia un giro di vite. La novità è che coloro che non rispettera­nno i dettami delle restrizion­i, a seconda della gravità, potranno essere sanzionati con multe da 25 a 500 euro. «È una situazione che peggiora di giorno in giorno» spiega Siotto.

Nel dettaglio, si legge, «è vietato l’utilizzo dell’acqua potabile erogata dall’acquedotto per il lavaggio di piazzali e vialetti, salvo necessità evidenti legate all’igiene pubblica e l’autorizzaz­ione dell’ufficio Ambiente. I veicoli si potranno lavare solamente negli autolavagg­i. Non è permesso l’uso dell’acqua per fontane ornamental­i, zampilli e piscine, a meno che non siano dotati di dispositiv­i per il riciclo artificial­e. Inoltre, dalle 6 alle 24 non è consentito innaffiare prati, giardini e orti se non utilizzand­o fonti indipenden­ti come per esempio il recupero dell’acqua piovana».

Una parola è spesa anche sulla questione dei pozzi artesiani, una settantina quelli privati ufficiali in città: «Come già disposto dal Genio Civile, quelli a getto continuo a uso domestico devono essere regolati con dispositiv­i di chiusura».

"Siotto

La situazione peggiora ogni giorno, sarà ammesso giusto l’uso di acqua piovana

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Le limitazion­i Saranno in vigore fino al 31 agosto, intensific­ate anche le verifiche

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