Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Esperienza o cambiamento, Thiene sceglie il sindaco Michelusi: «Noi i più capaci» Benetti: «Voglia di novità»
THIENE Uno punta sul cambiamento, l’altro sull’esperienza. Prospettive diverse, strategie opposte, si potrebbe dire che persino il voto è una scelta di campo. È questo lo scenario che attende Thiene domenica, quando i cittadini del Comune dell’Alto Vicentino saranno chiamati a rinnovare il proprio voto, cambiarlo oppure a esprimerlo per la prima volta nel turno di ballottaggio delle elezioni amministrative. Si sceglie il proprio sindaco per i prossimi cinque anni visto che al primo scrutinio delle urne, il 12 giugno scorso, nessuno dei 5 candidati in campo ha ottenuto più del 50 per cento dei voti.
Ci è andato vicinissimo Gianantonio (detto Giampi) Michelusi, assessore uscente e informatico di 61 anni sostenuto da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e da 4 liste civiche. È lui il volto della continuità, che raccoglie in toto l’eredità della Giunta del primo cittadino uscente Giovanni Casarotto (non ricandidato) con molti amministratori uscenti nelle sue fila e che al primo turno ha conquistato 4.541 voti pari al 49,23 per cento delle preferenze. Ed è lui che occupa il campo dell’esperienza: « Conosco la macchina amministrativa e tutti i progetti improntati - dichiara Michelusi - e so che Thiene non si può permettere pause. C’è da correre per disegnare i progetti con i quali ottenere i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza ovvero i soldi in arrivo dall’Unione europea, ndr.) e bisogna farlo fin da subito. L’altro candidato necessita di tempo per capire le dinamiche del Comune, insediarsi, e per quanto mi riguarda, questo tempo Thiene non ce l’ha».
L’altro candidato è lo sfidante, Manuel Benetti: 43 anni e presidente della Pro Loco di Thiene, Benetti è il candidato delle forze di centrodestra visto che è sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia e 3 liste civiche di cui una con chiaro riferimento a Forza Italia (anche se priva del simbolo di partito). Al primo turno Benetti si è fermato a quota 2.856 voti pari al 30,96 per cento delle preferenze e ora chiama a raccolta tutti gli esponenti della sua area: «Mi auguro che gli altri candidati esprimano un voto in linea con le loro idee politiche» osserva. Nessuno dei due ha ottenuto il sostegno degli altri candidati sconfitti alle urne e per entrambi il grande avversario da battere è l’assenteismo: «Il voto a fine giugno è difficile ma si tratta di una scelta importante per la vita della propria città per i prossimi cinque anni» dichiarano all’unisono.
Le differenze, casomai, stanno nelle strategie. E difatti Benetti, all’opposto del rivale, punta sul cambiamento: «C’è voglia di aria nuova a Thiene - afferma -, la città ne ha bisogno per cambiare, per fare quel passo in più che serve ora dopo 10 anni di un’amministrazione con lo stesso colore politico e le stesse persone. Sono fiducioso, i cittadini devono tenere a mente che si parte dallo zero a zero e dunque non conta quanto fatto al primo turno, basta un voto in più per vincere».
Entrambi i candidati, dunque, tengono il punto. E lanciano le ultime promesse prima dei tempi supplementari delle elezioni comunali. «In caso di elezione - annuncia Benetti - mi concentrerei per prima cosa su nuovi aiuti economici per le famiglie bisognose e su maggiori fondi per la polizia locale, per potenziare i servizi attivando videocamere di sorveglianza e anche i controlli di vicinato nei quartieri».
Per Michelusi, tutto si gioca invece sui progetti in itinere: «C’è da mandare avanti il piano delle opere pubbliche, che va seguito, serve competenza e conoscenza. Inoltre ribadisco la necessità di chiudere quanto prima i progetti per chiedere i fondi del Pnrr».