Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Peter Grimes», un pescatore e il mistero del destino
Un
debutto alla Fenice per il cupo e misterioso pescatore Peter Grimes. La prima opera maggiore di Benjamin Britten è andata in scena venerdì per la prima volta nel teatro veneziano e tornerà sul palco, fino al 5 luglio, per altri quattro spettacoli nell’ambito della Stagione Lirica e Balletto 2021-2022 (info www.teatrolafenice.it). In lingua originale con sopratitoli in italiano e inglese, le repliche sono fissate oggi alle 17 (turno B), mercoledì 29 giugno alle 19 (turno E), il 2 luglio alle 17 (turno C) e, infine, il 5 luglio alle 19 (turno D). Il nuovo allestimento porterà la firma del regista scozzese Paul Curran, con le scene e i costumi di Gary McCann e il light design di Fabio Barettin. A dirigere la partitura sarà la bacchetta di Juraj Valcuha, alla testa di Orchestra e Coro del Teatro La Fenice.Primo grande successo teatrale del compositore inglese Britten, scomparso nel 1976, Peter Grimes è un’opera in un prologo e tre atti su libretto di
Montagu Slater tratta dal poema The Borough («Il borgo») di George Crabbe, che debuttò il 7 giugno 1945. Al centro della vicenda è il pescatore che dà il nome all’opera, figura ambigua, tormentata, piena di contraddizioni. Sospettato per due volte di aver provocato la morte del proprio mozzo, alla fine troverà riscatto rimanendo a bordo della propria barca costretta ad affondare. «Non riesco a considerare Grimes come eroe e neppure come antieroe. Vedo solo un uomo che è poco capito – sottolinea il regista Curran – la sua solitudine è data dall’incomprensione che nutrono gli altri nei suoi confronti». Sul palco veneziano si troveranno, nei ruoli maggiori, il tenore americano Brenden Gunnell (Peter Grimes), il soprano Emma Bell (Ellen Orford), e il basso-baritono Mark S. Doss (Captain Balstrode).