Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Operai in nero e sicurezza, sospese sette imprese edili
VICENZA Nove imprese edili irregolari su nove controllate: inadempienze anche gravi in materia di sicurezza e un lavoratore «in nero» hanno portato a far scattare denunce e sanzioni penali salate - di oltre 90 mila euro - e pure la sospensione di sette attività. Questo il bilancio degli accertamenti effettuati in due cantieri edili di Thiene dove operavano in tutto nove società. A passare ciascuna di queste al setaccio ci hanno pensato gli uomini del Nucleo Ispettorato carabinieri del Lavoro di Vicenza, nell’ambito della campagna congiunta di controlli dei cantieri nel settore edile promossa dal comando generale dell’Arma. Obiettivo la verifica del rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro oltre alla prevenzione e repressione del fenomeno dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso. Accertamenti, questi nel settore edile, che sono stati intensificati per il crescente numero di cantieri dovuti agli incentivi del 110% per le ristrutturazioni. L’attività ispettiva, di natura ordinaria e tecnica, riguarda i lavoratori - c’è infatti da accertare che le maestranze siano tutte regolarmente assunte - e il rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro. A Thiene, nei due cantieri che sono stati «visitati» dai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro, sono stati identificati e controllati sedici lavoratori in tutto. Uno di questi in particolare è risultato essere in nero: non era infatti regolarmente inquadrato come dipendente. Sono anche emerse gravi inadempienze alle norme sulla sicurezza per sette società tanto che gli investigatori hanno disposto la sospensione dalla loro attività imprenditoriale. Nel caso di una delle ditte anche per il lavoro nero, come previsto dalle normative, in quanto superava il limite massimo consentito del dieci per cento. E non sono mancate le denunce a piede libero alla procura di Vicenza. Nove le persone che sono state segnalate e che dovranno rispondere delle irregolarità sul piano penale. In totale i militari hanno provveduto a staccare sanzioni penali per una maxi cifra, che ammonta a oltre 90mila euro. E c’è di più, perché gli accertamenti hanno consentito inoltre di recuperare contributi e premi assicurativi per un ammontare di duemila euro. E le verifiche nei cantieri continueranno anche nelle prossime settimane. (b.c.)