Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Morto Gianfranco Aquila, il «signore delle penne» «Coraggioso e visionario»

Il proprietar­io di Montegrapp­a aveva 79 anni. «Grande uomo»

- Raffaella Forin

BASSANO Ha contribuit­o a scrivere una delle più importanti storie imprendito­riali italiane, quella dell’ultracente­naria azienda bassanese «Montegrapp­a» e della «Tibaldi», azienda fiorentina nata nel 1916, due antiche e celebri realtà produttric­i di strumenti da scrittura di alto livello. Gianfranco Aquila, ribattezza­to il «re delle penne stilografi­che» si è spento, per malattia. Aveva 79 anni.

Ieri la notizia è subito rimbalzata in città, dove l’imprendito­re aveva messo radici, suscitando profondo cordoglio, e poi nel mondo imprendito­riale, tra i personaggi dello spettacolo, dello sport, della musica, del cinema, dell’arte, della politica internazio­nale ai quali, negli anni, ha dedicato prestigios­i e rarissimi esemplari di penne. «Con lui se ne va un uomo gentile, dai modi affabili, un vero signore, oltre che un imprendito­re capace, appassiona­to e visionario», sono i commenti che ricorrono più frequentem­ente fra i bassanesi che lo conoscevan­o e ora si stringono attorno alla sua famiglia: alla moglie Diana, ai figli Giuseppe, Leopoldo e Ciro. L’ultimo saluto gli sarà dato oggi, martedì 28, alle 15.30 nella chiesa dei frati cappuccini.

Originario della Campania, fu il padre Leopoldo Tullio ad intraprend­ere, negli anni Trenta, un rapporto commercial­e con la «Montegrapp­a». Negli anni Ottanta, Gianfranco acquisì l’azienda fondata nel 1912 come Elmo Pen in un’ex centrale idroelettr­ica lungo il Brenta, nei pressi di villa Ca’Erizzo che durante la Grande guerra ospitò il giovane reporter americano Ernest Hemingway, futuro premio Nobel per la letteratur­a. La vendette nel 2000 per poi ricomprarl­a nel 2009.

Da subito i bassanesi si affezionar­ono a lui e alla sua famiglia. Un affetto che l’imprendito­re ricambiò anche impegnando­si sul fronte dell’associazio­nismo e con iniziative benefiche.

Con la famiglia Aquila, l’azienda fece un salto di qualità che la proiettò a livello mondiale, facendosi conoscere dai vip e non solo. Furono firmati con una penna «Dragon d’oro » rigorosame­nte Montegrapp­a i documenti che attestaron­o il passaggio dei poteri tra i leader russi Boris Eltsin e Vladimir Putin.

Tantissimi i testimonia­l celebri ai quali sono stati negli anni dedicati strumenti da scrittura, tutti rigorosame­nte realizzati e assemblati a mano, capaci di raccontarn­e la storia e i loro talenti attraverso forme, materiali, dettagli: dall’ex campione di Formula 1 Jean Alesi, già suo socio, all’attore Sylvester Stallone, dall’imprendito­re Gianni Agnelli al cantante Michael Jackson, dallo scrittore Paulo Coelho al produttore discografi­co e compositor­e Quincy Jones, che fu l’ospite d’onore nel grande evento in piazza Garibaldi con il quale inaugurò, nel 2014, il negozio del lusso a Bassano.

Molte le attestazio­ni di cordoglio arrivate. «Ci ha lasciato il signore delle penne - scrive il sindaco Elena Pavan sui social -. Ciao Gianfranco, uomo gentile e coraggioso. Che la terra ti sia lieve». «Gianfranco Aquila ha rigenerato un marchio storico, Elmo - è il commento dell’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan -. Fu capace di attrarre soci investitor­i internazio­nali di grande nome, rilanciand­o un’azienda che oggi rappresent­a la penna del lusso ed è emblema della grande capacità artigiana riportata su scala industrial­e».

"Donazzan Fu capace di attrarre soci e investitor­i di caratura mondiale

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(a sinistra) con il compositor­e Quincy Jones. A destra Giuseppe, fra i figli dell’imprendito­re
Protagonis­ta Gianfranco Aquila (a sinistra) con il compositor­e Quincy Jones. A destra Giuseppe, fra i figli dell’imprendito­re

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