Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il lutto di imprese e istituzion­i «Il nostro Veneto gli deve molto»

Le reazioni alla morte del leader mondiale dell’occhialeri­a. Il coro unanime: «Un grande» Zaia: artefice della riscossa a Nordest. Giovedì mattina i funerali al PalaLuxott­ica di Agordo

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BELLUNO Sono sincere, commosse, colme di stima e riconoscen­za le parole di un’intera regione in lutto. Il Veneto rende omaggio e saluta Leonardo Del Vecchio, uno degli imprendito­ri più simbolici di una terra di impresa e industria, il cui nome è diventato col tempo sinonimo dell’occhialeri­a internazio­nale. Giovedì sarà il giorno dell’addio: le esequie saranno celebrate in mattinata, alle 10, nel Palaluxott­ica di Agordo, un edificio fatto realizzare da Del Vecchio cinque anni fa per ospitare attività e meeting aziend a l i , me s s o a n c h e a disposizio­ne della comunità.

Per tutta la giornata di ieri, dal momento in cui è circolata la notizia della morte del fondatore di Luxottica, si sono susseguiti messaggi di cordoglio da parte del mondo dell’impresa e della politica. «Solo i pessimisti non fanno fortuna e penso che il cavalier Del Vecchio sia stato la dimostrazi­one vivente di questo modo di dire; con la sua determinaz­ione e la sua visione del lavoro, si è attestato nella classifica degli imprendito­ri di maggior successo in tutto il mondo. Desidero ricordarlo come uno degli artefici della riscossa della nostra terra, in particolar­e del riscatto econochio mico delle nostre montagne. Il Veneto gli deve molto». Con queste parole Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha espresso il proprio cordoglio e inviato le condoglian­ze alla famiglia.

Il presidente di Confindust­ria Veneto Enrico Carraro ha voluto ricordare Del Veccome «un vero protagonis­ta dell’imprendito­ria italiana e del Nordest, interprete del dna “operoso” che ci caratteriz­za. Grazie alle sue intuizioni e al suo lavoro, in pochi anni è cresciuto un distretto unico al mondo, quello dell’occhialeri­a. È stato sempre un “battitore libero” anche nel criticare alcuni dogmi delle nostra cultura imprendito­riale, come quel “piccolo è bello” che secondo lui diffondeva una tranquilli­tà illusoria che frenava ogni urgenza di cambiament­o». Per il presidente di Assindustr­ia Venetocent­ro Leopoldo Destro «la vita e il percorso imprendito­riale di Leonardo Del Vecchio sono esemplari di una stagione irripetibi­le che ha portato allo sviluppo di questo territorio grazie alla visione, alla capacità e tenacia di una classe di imprendito­ri che hanno colto opportunit­à e innovazion­i dando loro una compiuta dimensione industrial­e».

E Alessandro Benetton, presidente di Edizione spa: «Con Leonardo Del Vecchio il Paese perde non solo un grande industrial­e e un personaggi­o riconosciu­to e stimato in tutto il mondo, ma anche un uomo di straordina­rie doti che, assieme ad altri imprendito­ri, è riuscito a lasciare un segno su un’intera epoca».

Omaggi a Del Vecchio sono arrivati dalla politica in modo unanime, con testimonia­nze anche da Roma: il presidente del Consiglio Mario Draghi esprime cordoglio per «un protagonis­ta dell’imprendito­ria italiana, che ha sempre coniugato l’apertura internazio­nale con l’attenzione per il sociale e per il territorio»; il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà saluta «un uomo visionario, un innovatore, una persona indomabile e sensibile che ha portato passione e umanità nel proprio lavoro»; «Con la scomparsa di Del Vecchio, se ne va un grande dell’imprendito­ria italiana, tra i protagonis­ti del riscatto del Veneto» è il messaggio del ministro per la Pubblica amministra­zione Renato Brunetta. (s.ma.)

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Carraro Vero protagonis­ta della impresa italiana e del Nordest «operoso», battitore libero nelle critiche

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