Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Musicaalta, baristitar­tassati «Bastascont­i, sirispetti­lalegge»

Opposizion­e alla sindaca: «Riabiliti il patto civico». Replica : «Privilegio ingiusto»

- Raffaella Forin

La movida bassanese diventa terreno di scontro tra maggioranz­a e opposizion­e. È polemica sull’aumento delle sanzioni, portate da 150 a 500 euro, deliberato dalla giunta Pavan per i pubblici esercizi che diffondono musica ad alto volume dalle 23.30 alle 9 e per il mancato rinnovo del Patto civico tra Comune, bar e comitato di quartiere centro storico, lanciato dalla passata amministra­zione. Sulle due questioni è intervenut­o l’ex assessore alla Sicurezza, Angelo Verni l lo, oggi cons igl iere comunale di minoranza di «Bassano passione comune». «Sono convinto che aumentare le multe non servirà come deterrente e tralascio ogni commento sulla rilevazion­e “ad orecchio” da parte degli agenti della polizia locale ai quali vanno il mio sostegno e la mia vicinanza», è il pensiero di Vernillo sul giro di vite attuato contro i bar rumorosi. «La decisione è stata presa in seguito a segnalazio­ni ed esposti di residenti soprattutt­o del centro storico – ha chiarito l’attuale assessore alla Sicurezza, Claudio Mazzocco – per i ripetuti episodi di musica ad alto volume ben oltre le 23.30, in particolar­e nel fine settimana, disturspet­tare bando il riposo dei cittadini. Qualche locale è stato sanzionato anche per 5 volte in pochi mesi e in diversi casi l’orario rilevato era quello delle 2 del mattino». Il punto della situazione, in vista anche della stagione estiva, viene fatto in questi giorni con gli incontri fra residenti, baristi, quartiere e amministra­zione. La polemica riguarda anche il mancato rinnovo del Patto civico, l’accordo che la passata amministra­zione aveva sottoscrit­to con il comitato del centro storico e bar per favorire la convivenza di tutti i soggetti. In sostanza, i baristi aderenti si impegnavan­o a prevenire i comportame­nti smodati dei clienti, ottenendo in cambio una riduzione del canone di occupazion­e del suolo pubblico. Un aspetto, quest’ultimo, su cui l’attuale amministra­zione non concorda. «Non riteniamo corretto che siano applicati degli sconti per far ridelle regole quando questo atteggiame­nto dovrebbe essere un dovere di tutti», aveva dichiarato il sindaco Elena Pavan.

«Il Patto era il risultato di un lavoro di partecipaz­ione e collaboraz­ione, dialogo e rispetto reciproco tra residenti, esercenti, Comune e forze dell’ordine per garantire un migliorame­nto della pacifica convivenza – ha incalzato Vernillo- Non premiava chi rispettava le leggi ed i regolament­i, ma chi si faceva anche attore di azioni di collaboraz­ione e di controllo. Inoltre, c’era un continuo confronto tra le parti coinvolte sulle criticità, sulle situazioni. Si era intrapreso un percorso virtuoso che aveva portato i gestori a pagare un servizio di security per gestire gli assembrame­nti, le difficoltà, fornendo un supporto alle forze dell’ordine senza mai sostituirs­i a loro». Vernillo ha ricordato che il Patto civico era balzato agli onori della cronaca nazionale come un esempio. «Ho sempre creduto che vadano portati avanti i progetti positivi per la città, al di là di chi li abbia pensati e realizzati» ha concluso il consiglier­e.

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Il Comune multa chi alza la musica, in passato c’era un patto di stabilità tra comuni e bar
Aperitivo e movida Il Comune multa chi alza la musica, in passato c’era un patto di stabilità tra comuni e bar

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