Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Inflazione e consumi fermi, il mercato del cartone frena Progest, ricavigiùd­el30%

-

L’inflazione che inizia pesare e a frenare i consumi, con i conseguent­i rischi di recessione? C’è un dato che può esserne una spia: i primi dati 2023 forniti dal gruppo cartario trevigiano Progest. Il gruppo della famiglia Zago ha pubblicato l’altro ieri i dati dell’andamento di gennaio e febbrai o , s u b a s e consol idata, con i ricavi stimati a 101,1 milioni di euro, - 29% rispetto ai 142,6 milioni del pari periodo 2022. Riduzione «preval e n t eme n t e dovuta a una riduzione dei volumi di vendita», spiega la nota Progest, da un lato per « l ’ al legger i - mento del le scorte dei clienti», ma anche «per il rallentame­nto dei consumi di mercato principalm­ente a seguito dell’elevata inflazione».

Insomma, dopo gli anni della ripresa post-Covid, con la corsa a riempire i magazzini per non rimanere senza materiali, anche a prezzi del tutto fuori scala nel 2022 per i costi dell’energia mai visti, ora lo scenario cambia un’altra volta. La frenata nei consumi inizia a pesare e i clienti, incerti su quanto il mercato assorbirà nei prossimi mesi, alleggeris­cono i magazzini, evitando acquisti.

In particolar­e, specifica Progest, la divisione cartiere, da cui esce il prodotto di base poi lavorato, vede i ricavi quasi dimezzati, da 60,7 a 31,8 milioni di euro, effetto di un -40% sui volumi prodotti (da 76.300 a 45.300 tonnellate) e di un -12% sui prezzi (da 797 a 703 euro la tonnellata); la divisione ondulatori e packaging vedi ricavi in diminuzion­e del 21%, da 73,2 a 52,3 milioni di euro, con un -32% in volumi (da 118,5 a 80,7 chilometri quadrati) e prezzi ancora in salita del 5% a 647 euro.

Diverso il discorso sui margini: il margine operativo lordo cala del 20%, da 19,4 a 15,6 milioni di euro, ma l’incidenza sui ricavi sale dal 13,6% al 15,4%. E l’azienda, «a seguito di una riduzione dell’inflazione», vede volumi in recupero nel corso dell’anno e «un aumento dell’Ebitda a doppia cifra», con un migliorame­nto dei margini.

Ovvio che un taglio così consistent­e sui numeri di Progest segnala una frenata congiuntur­ale. «Il 60-70% del nostro fatturato viene dalle filiere alimentari - dice Valentina Zago, direttore generale di gruppo e responsabi­le della divisione alimentare -. Veniamo da due anni con volumi molto sopra il normale, ma ora il mercato è molto rallentato e i volumi sono ridotti. Ci stiamo adattando, pur se il nostro settore necessita di volumi per essere efficiente».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy