Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

L’accoltella­tore del vicino di casa resta in carcere Ferito dimesso

- Barbara Todesco

Arresto convalidat­o per Carlo Bianchini, il 69enne di Valbrenta, che lo scorso sabato ha accoltella­to Maurizio Primon di 64 anni, suo vicino di casa, in preda ad una crisi di rabbia. Il gup ha disposto, infatti, la convalida dell’arresto (l’accusa per lui è di tentato omicidio), scegliendo la detenzione in galera ed evitando così che Bianchini e Primon possano ritrovarsi faccia a faccia a pochi giorni dal grave litigio che è costato al sessantaqu­attrenne il ricovero al San Bassiano. Proprio ieri, infatti, Maurizio Primon è stato dimesso dal reparto di otorino laringoiat­ria in cui era stato ricoverato per le ferite inferte con un coltello da cucina. La più grave, sferrata al collo, per soli due centimetri non si è rivelata fatale, arrivando a sfiorare la carotide. Durante l’udienza di convalida Carlo Bianchini si è avvalso della facoltà di non rispondere. Da quanto trapelato, dunque, non sarebbe emerso nessun nuovo particolar­e su quanto accaduto nel primissimo pomeriggio di sabato in Contrada Cavai o sulle ragioni che avrebbero provocato una reazione tanto violenta del sessantano­venne. Troverebbe conferma, dunque, l’ipotesi che, a scatenare la rabbia dell’anziano, sia stato un futile motivo: Primon aveva appena finito di pranzare con alcuni amici, sabato, quando Bianchini ha fatto rientro a casa. Al suo arrivo ha notato l’auto di un ospite del suo vicino parcheggia­ta in un posto a suo dire sbagliato. Da lì la furia dell’uomo che ha preso un coltello da cucina in casa per poi tornare in cortile e sfogare tutta la sua rabbia che ha rischiato di trasformar­si in tragedia.

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