Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Autonomia, 53 audizioni in Senato (e 5 parlano veneto)
Chiuso l’elenco dei nomi nella commissione Affari Costituzionali, si inizierà dal 22maggio
All’indomani dell’insediamento del Comitato per la definizione dei Lep presieduto dal decano dei costituzionalisti Sabino Cassese, procede anche l’altro ramo del percorso a ostacoli dell’autonomia differenziata. Quello parlamentare. Il disegno di legge firmato dal ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, che ha già incassato il via libera del Consiglio dei ministri, è stato incardinato in prima battuta a Palazzo Madama. Si parte dalla commissione Affari Costituzionali in cui siede, da vice presidente, il leghista veronese Paolo Tosato. Si sono chiuse in queste ore le operazioni di raccolta di desiderata per le audizioni in materia di autonomia differenziata.
Come previsto da Calderoli, il numero è arrivato alla cinquantina, 53 per essere esatti. Ogni gruppo parlamentare poteva indicare, a seconda delle proprie dimensioni, da 5 a 7 soggetti da convocare. In cima all’elenco spicca un nome: Luca Zaia. La proposta è arrivata, naturalmente, dalla Lega che gli affianca il collega lombardo Attilio Fontana. Fra i presidenti di Regione figurano, richiesti però da Fratelli d’Italia, Marco Marsilio per l’Abruzzo, Francesco Acquaroli per le Marche e Francesco Rocca per il Lazio.
A scorrere l’elenco, sempre su richiesta della Lega, figurano altri veneti o esperti afferenti alla delegazione veneta come la presidente della commissione fabbisogni standard e direttrice del dipartimento di Scienze Giuridiche dell’università di Udine, Elena D’Orlando ma anche buona parte della delegazione veneta come il professor Mario Bertolissi, il professor Andrea Giovanardi e il politologo Paolo Feltrin proposto, però, dal Terzo Polo.
Il lungo elenco comprende ogni singolo pezzo del Paese: sindacati, associazioni di categoria, costituzionalisti a iosa anche dal Sud e proposti in massa dal Partito Democratico e dal Movimento Cinque Stelle. Non mancano neppure le corazzate anti autonomia come lo Svimez. C’è anche la fondazione Gimbe e persino qualche giornalista come Marco Esposito qualificato come «esperto di autonomia differenziata». Esiste, infine, un elenco di soggetti che hanno chiesto di essere ascoltati senza essere «proposti» da una forza politica come Legambiente, l’Anaao Assomed, Egualia - Industrie Farmaci Accessibili e l’Alleanza delle cooperative italiane.
La prossima settimana si fisserà il calendario e la prima audizione dovrebbe cadere già nella settimana successiva, quella del 22 maggio.