Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Caccia ai voti, primi no a Rucco e Possamai
CiceroeZoppellopossibilisti, contrariCresciolie Simone. Incognita5stelle. Ilsindacouscente: possiamo farcela. Losfidante: «Lacittàèlaboratoriopolitico»
Il giorno dopo tutti al lavoro per il ballottaggio, una partita su più tavoli.
Il sindaco uscente Francesco Rucco, riceve una breve visita del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, trascorre il resto della mattinata in conclave con i suoi strateghi. Lo sfidante, Giacomo Possamai, va in consiglio regionale come capogruppo del Pd, per poi tornare in città come candidato sindaco di un progetto civico e lavorare all’appuntamento del 28 e 29 maggio. L’unica cosa in comune i messaggi di incoraggiamento a non mollare.
Una partita su più tavoli, si diceva. Il primo tocca i possibili apparentamenti. Tema che tocca più un centrodestra all’inseguimento che il centrosinistra. Il panorama è questo: ci sono cinque liste che non hanno superato lo sbarramento del 3%. ContiamoCi, che ha pescato trasversalmente a destra e a sinistra e ha raggiunto il 2,14%, è stata la prima a far sapere i candidati non sono «disponibili ad alcun accordo con alcun candidato al ballottaggio». La Comune,
che ha raccolto lo 0,81%, non darà indicazione ai suoi. I Cinque Stelle, che con l’1,69% ha racimolato un consenso solo di poco superiore a La Comune, è un’incognita. Eppoi ci sono Impegno a 360° di Claudio Cicero e Rigeneriamo di Lucio Zoppello, ex assessori della giunta Rucco, che pescano in un bacino a centrodestra. Il primo ha raccolto il 2,57%, il secondo 2,49%. Per voce degli stessi un risultato sotto delle aspettative. Ed entrambi, oggi, sono disponibili a confrontarsi sia con il centrodestra sia con il centrosinistra. L’unica condizione che pone Cicero «il rispetto di chi lo ha votato e la progettualità sulla Tav», che ovvio dovrà sposare le sue idee. Per Zoppello «non ci sono preclusioni sugli sfidanti». Il che significa soprattutto che entrambi sono consapevoli che alle spalle del civismo delle rispettive liste un’indicazione per un voto a centrosinistra potrebbe non essere gradita agli elettori. E lo sa anche Rucco, a cui quel 5% complessivo fa comodo. E questo è il secondo tavolo.
Quanto inciderà l’astensionismo al ballottaggio con un elettorato di centrodestra pigro se rapportato alla capacità di mobilitazione del centrosinistra? Si torna all’ultima sfida a due, al 2008 tra Achille Variati e Lia Sartori: al ballottaggio votò poco meno del 20% rispetto al primo turno. Il che porta al terzo tavolo: le strategie dei due contendenti, che nel caso sommano le sensibilità e le idee dei candidati e dei rispettivi spin doctor. Intanto i dati. Quei due punti di distacco dallo sfidante per un sindaco uscente suonano male. «Ho riflettuto su cosa non abbia funzionato – dice Rucco – al netto del fatto che ho una civica che prende il 24% e che dimostra la stima dei cittadini per il sindaco. Abbiamo avuto un grave problema di comunicazione sul lavoro fatto, anche su ciò che è evidente». Sul flop dei partiti «viene da pensare che qualcuno poteva fare di più ma ho visto candidati impegnarsi senza risparmio.
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Rucco C’è stato un grave problema di comunicazione sul lavoro fatto, è evidente Ma è una partita aperta
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Possamai Ritorniamo nei quartieri, tra la gente Adesso succede ciò che Rucco ha voluto fin da subito: un confronto a due
Alle amministrative c’è una disaffezione nei confronti dei partiti ma in questo momento gli stessi devono dare un messaggio politico su ciò che può succedere se il centrosinistra prende le redini della città». Quindi «è una partita aperta. Si cerca chi non è andato a votare, si cerca chi come Cicero e Zoppello ha una storia legata al centrodestra. Sono stato il sindaco di tutti e parlo con tutti. Alla “remuntada” ci credo». Sull’altro fronte «non cambieremo modalità di fare campagna. Ritorniamo nei quartieri, tra la gente. Adesso succede ciò che Rucco ha voluto fin da subito: un confronto a due» dice Possamai. Il quale descrive la città «come un laboratorio politico». Ricomincia anche la caccia grossa ai delusi del centrodestra. Ma come l’affaire Tosetto ha dimostrato non è questa la notizia del giorno. Nel frattempo la parlamentare di Italia Viva Daniela Sbrollini plaude il consenso che ha consentito ai centristi alleati di Possamai nella civica Grande Vicenza di superare il 3%. Lista che avrà un consigliere. Il quale però non è iscritto né a Italia Viva né ad Azione.