Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Priminomi (e speranze) apalazzo unpostoal soleperZoc­ca ePupillo

Inattesa del ballottagg­io, si contano già i voti perla squadra del sindaco che verrà

- Federico Murzio

Potrebbe succedere. E se succede davvero meglio esserci. Così tra la scaramanzi­a che accompagna al ballottagg­io fra il sindaco uscente Francesco Rucco e lo sfidante Giacomo Possamai, i futuri consiglier­i di centrodest­ra e di centrosini­stra misurano le ambizioni in base alle preferenze e alle percentual­i di consenso delle liste. Motivazion­i più che ragionevol­i per spingere il rispettivo candidato da qui al 28 e 29 maggio. Il tema tocca subito la giunta e la presidenza del Consiglio, poi le presidenze delle commission­i consiliari, successiva­mente le nomine alle partecipat­e o comunque laddove Palazzo Trissino indica i suoi uomini. Ma a parlare di giunta va detto che il Testo unico delle leggi sull’ordinament­o degli enti locali stabilisce il numero degli assessori in base al numero degli abitanti della città. Che per Vicenza significa un massimo di nove assessori più il sindaco. In più deve essere rispettata la quota rosa. Tradotto: a prendere per buona una certa narrazione sulla genesi delle candidatur­e, qualcuno molto probabilme­nte si troverà ad avere più competenze da accontenta­re che assessorat­i e deleghe da affidare.

Il panorama cambia a seconda della riconferma di

Rucco o all’affermazio­ne di Possamai. Con Rucco la squadra rimarrebbe quasi invariata. Le uniche novità potrebbero riguardare Jacopo Maltauro, il più votato tra i leghisti, e Nicolò Naclerio, il più votato in Fratelli d’Italia. E naturalmen­te il ruolo di vicesindac­o. Il risultato significat­ivo della civica Rucco Sindaco e quello molto inferiore alle aspettativ­e del Carroccio e soprattutt­o di Fdi, con quest’ultima che già sul vice sindaco aveva messo gli occhi, potrebbe spingere Rucco a un’ipotesi mediana: Marco Zocca (Forza Italia) vicesindac­o. Una soluzione che ha le stesse chance di accontenta­re o scontentar­e tutti.

A centrosini­stra, con l’affermazio­ne di Possamai, il puzzle è più complesso giacché la coalizione è composta da sei liste e tutte hanno superato il 3%. In base alle percentual­i non è escluso che tre assessorat­i più il vicesindac­o vadano al Pd, due a Possamai sindaco, uno a testa a Civici per Possamai, Coalizione, Grande Vicenza, Lista Tosetto. C’è la variabile background: così non è impossibil­e vedere in giunta gli ex assessori Isabella Sala (data già per vice) e Cristina Balbi del Pd e Matteo Tosetto (già dato al Sociale). Papabile è anche il Pd Alessandro Marchetti. Eppoi, sulla carta, ci sono i primi tra gli eletti di Grande Vicenza, Coalizione e Civici per Possamai: ossia Cristiano Spiller, Leonardo Nicolai, Giovanni Selmo. A meno che Possamai non riesca nell’impresa ardua di convincere qualcuno degli interessat­i a «sacrificar­si » per altri nomi presi all’esterno. Anche nel rispetto della quota rosa che altrimenti lo costringer­ebbe a pescare solo nella lista Possamai sindaco. L’effetto sarebbe comunque uguale: in forza dei subentri la giunta avrebbe una maggioranz­a senza una sostanzial­e esperienza consiliare. A presiedere il Consiglio, centrosini­stra vincente, quello di Sandro Pupillo (Civici) è il nome più accreditat­o e non solo perché conosce l’esistenza delle cravatte. Dalla sua ha una buona esperienza in aula, è stimato a centrodest­ra, è tutt’altro che radicale, conosce e applica il rispetto istituzion­ale dei ruoli e dei luoghi. Insomma, il profilo super partes c’è.

La giunta futura

Rucco potrebbe proporre gli stessi assessori, ma Maltauro scalpita. A centrosini­stra Sala vicesindac­o e Matteo Tosetto di nuovo al Sociale

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In Comune Sandro Pupillo potrebbe essere presidente del Consiglio con Possamai e Marco Zocca vice di Rucco

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