Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Priminomi (e speranze) apalazzo unpostoal soleperZocca ePupillo
Inattesa del ballottaggio, si contano già i voti perla squadra del sindaco che verrà
Potrebbe succedere. E se succede davvero meglio esserci. Così tra la scaramanzia che accompagna al ballottaggio fra il sindaco uscente Francesco Rucco e lo sfidante Giacomo Possamai, i futuri consiglieri di centrodestra e di centrosinistra misurano le ambizioni in base alle preferenze e alle percentuali di consenso delle liste. Motivazioni più che ragionevoli per spingere il rispettivo candidato da qui al 28 e 29 maggio. Il tema tocca subito la giunta e la presidenza del Consiglio, poi le presidenze delle commissioni consiliari, successivamente le nomine alle partecipate o comunque laddove Palazzo Trissino indica i suoi uomini. Ma a parlare di giunta va detto che il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali stabilisce il numero degli assessori in base al numero degli abitanti della città. Che per Vicenza significa un massimo di nove assessori più il sindaco. In più deve essere rispettata la quota rosa. Tradotto: a prendere per buona una certa narrazione sulla genesi delle candidature, qualcuno molto probabilmente si troverà ad avere più competenze da accontentare che assessorati e deleghe da affidare.
Il panorama cambia a seconda della riconferma di
Rucco o all’affermazione di Possamai. Con Rucco la squadra rimarrebbe quasi invariata. Le uniche novità potrebbero riguardare Jacopo Maltauro, il più votato tra i leghisti, e Nicolò Naclerio, il più votato in Fratelli d’Italia. E naturalmente il ruolo di vicesindaco. Il risultato significativo della civica Rucco Sindaco e quello molto inferiore alle aspettative del Carroccio e soprattutto di Fdi, con quest’ultima che già sul vice sindaco aveva messo gli occhi, potrebbe spingere Rucco a un’ipotesi mediana: Marco Zocca (Forza Italia) vicesindaco. Una soluzione che ha le stesse chance di accontentare o scontentare tutti.
A centrosinistra, con l’affermazione di Possamai, il puzzle è più complesso giacché la coalizione è composta da sei liste e tutte hanno superato il 3%. In base alle percentuali non è escluso che tre assessorati più il vicesindaco vadano al Pd, due a Possamai sindaco, uno a testa a Civici per Possamai, Coalizione, Grande Vicenza, Lista Tosetto. C’è la variabile background: così non è impossibile vedere in giunta gli ex assessori Isabella Sala (data già per vice) e Cristina Balbi del Pd e Matteo Tosetto (già dato al Sociale). Papabile è anche il Pd Alessandro Marchetti. Eppoi, sulla carta, ci sono i primi tra gli eletti di Grande Vicenza, Coalizione e Civici per Possamai: ossia Cristiano Spiller, Leonardo Nicolai, Giovanni Selmo. A meno che Possamai non riesca nell’impresa ardua di convincere qualcuno degli interessati a «sacrificarsi » per altri nomi presi all’esterno. Anche nel rispetto della quota rosa che altrimenti lo costringerebbe a pescare solo nella lista Possamai sindaco. L’effetto sarebbe comunque uguale: in forza dei subentri la giunta avrebbe una maggioranza senza una sostanziale esperienza consiliare. A presiedere il Consiglio, centrosinistra vincente, quello di Sandro Pupillo (Civici) è il nome più accreditato e non solo perché conosce l’esistenza delle cravatte. Dalla sua ha una buona esperienza in aula, è stimato a centrodestra, è tutt’altro che radicale, conosce e applica il rispetto istituzionale dei ruoli e dei luoghi. Insomma, il profilo super partes c’è.
La giunta futura
Rucco potrebbe proporre gli stessi assessori, ma Maltauro scalpita. A centrosinistra Sala vicesindaco e Matteo Tosetto di nuovo al Sociale