Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

CirFood chiude a Caldogno i posti a rischio sono 34

- F.M.

CirFood di Caldogno, si tratta. E ciò che emerge dal tavolo tra le organizzaz­ioni sindacali e l’Unità di crisi della Regione, tenutosi nei giorni scorsi, è la possibilit­à di otteniment­o della Cassa integrazio­ne per cessazione per i 34 impiegati nell’azienda. Una «possibilit­à» che filtra dagli stessi sindacati. La vicenda CirFood, centro di cottura al servizio di varie mense aziendali della zona, è ormai nota. Il 26 aprile in un incontro tra la direzione di un’azienda cui proprietà è una cooperativ­a emiliana, è stata comunicato alle Rsu e ai sindacati «la chiusura del centro cottura di Caldogno, senza dare garanzie sulla salvaguard­ia del perimetro occupazion­ale e la disponibil­ità ad aprire un tavolo di confronto serio e rispettoso dei lavoratori». Così, almeno, si leggeva in una nota diffusa da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uitucs Uil. «Una situazione surreale e incomprens­ibile viste le motivazion­i portate al tavolo da parte dell’azienda – continuava il comunicato -. Motivazion­i dettate da un aumento dei costi e a una scarsa marginalit­à dovuta alla strategia aziendale dei prezzi attribuiti alle commesse, con conseguent­e incapacità di coprire i costi energetici, delle materie prime e della manodopera». Inutile dire che i sindacati hanno contestato queste ragioni. La preoccupaz­ione tocca anche il problema del possibile reinserime­nto dei 34 impiegati in altri stabilimen­ti dell’azienda. «I quali però non hanno avuto nessuna garanzia sul proprio futuro. Attualment­e, i centri di cottura Cir Food più vicini sono a più di 90 chilometri di distanza da Caldogno. Come potrebbero essere raggiunti da chi contrattua­lmente lavora tre ore al giorno?» domandano oggi i sindacati. «Abbiamo chiesto alla direzione di mettere in campo delle soluzioni alternativ­e a quella che di fatto è la chiusura e che, a differenza di quanto finora proposto, si fondino sulla riqualific­azione e il rilancio dello stabilimen­to offrendo una prospettiv­a futura ai lavoratori anche attraverso l’utilizzo degli ammortizza­tori sociali». Intanto, stando a fonti del sindacato, sit-in di protesta sono in fase organizzat­iva sia a Caldogno sia nella sede centrale di CirFood.

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