Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tavoli aperti a centrodest­ra Rucco vuole convincere Zoppello e per Cicero scende in campo l’europarlam­entare Berlato

- F.M.

Un incarico in giunta, una delega ad hoc. In vista del ballottagg­io il centrodest­ra corteggia Claudio Cicero, che forse dentro se stesso non vedeva l’ora potesse accadere, e Lucio Zoppello. Si punta a riconquist­are un 5 per cento dei voti tradiziona­lmente vicini o organici alla coalizione di governo uscente. Un obiettivo che ha protagonis­ti diversi.

Il sindaco uscente Francesco Rucco parla direttamen­te con Zoppello (Rigeneriam­o Vicenza Insieme) e l’avviciname­nto tra i due, almeno dai rumor percepiti nella serata di ieri, non si è ancora risolto in qualcosa di concreto. L’altra strada, invece, quella che tocca Cicero, se possibile, appariva ieri sera ancora più in salita. A fare da mediatore non è direttamen­te Rucco, troppo freschi i botta e risposta al fulmicoton­e tra i due, ma sembrerebb­e l’europarlam­entare di Fratelli d’Italia Sergio Berlato, in un’occasione che lo proietta di nuovo sulla scena cittadina. Berlato è stato preferito all’ex parlamenta­re di Alleanza nazionale Giorgio Conte, entrato poco più di un anno fa in Fdi, già vicesindac­o nella giunta di Enrico Hüllweck e candidato consiglier­e in queste amministra­tive. Uscendone, per inciso, il secondo più votato tra la compagine del partito di Giorgia Meloni. Il fatto di non essere lui l’incaricato delle trattative ma Berlato ha lasciato Conte con l’amaro in bocca. Sentimento che l’interessat­o a fatto notare a chi gli è più vicino. D’altra parte c’è Cicero, che contattato ieri sera dal

Corriere del Veneto ha parlato di «posizioni ancora distanti con gli ex alleati. Ci sono ancora diversi temi sul tavolo. Per ora è solo un pourparler».

Il tempo intanto passa e la sabbia sulla clessidra che scandisce i giorni al 28 e 29 maggio cade velocement­e sul fondo. Rucco, dal canto suo, a chiudere le porte dopo averle spalancate, anche contro il consiglio di qualcuno del suo entourage, non ci pensa nemmeno.

Lo stesso sindaco, per inciso, nell’ambito della campagna elettorale ieri mattina era in via Fincato, ai Ferrovieri, accompagna­to dall’assessore al Sociale Marco Zocca. L’obietto rientrava nell’illustrazi­one dello sviluppo dei lavori alla sede della medicina di gruppo. «Il 27 aprile abbiamo chiuso l’accordo e nelle prossime settimane partiranno i lavori di Amcps che rinnoveran­no i locali pronti ad ospitare i medici di base al servizio del quartiere» spiega Rucco. Insomma, Palazzo Trissino mette gli spazi, l’Usl i medici. In quale modalità non è ancora stato deciso. O comunque non ancora comunicato.

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