Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Per il legalePell­izzarinons­apeva tratteners­i e si sentivabra­ccato

Ha ucciso lamoglie, l’avvocato in aula «Vi chiedo solo una sentenza giusta»

- Francesco Brun

ta, Joy, è stata di 230.000 euro, con l’avvocato Elisa Filippi, che assiste i tre figli della donna uccisa, che ha chiesto invece poco più di 400.000 euro a figlio, in totale circa un milione e 200.000 euro. Il primo a esporre la sua arringa è stato l’avvocato Albertazzi, il quale ha immediatam­ente contestato l’accusa mossa dalle pm durante la discussion­e relativa alla scarsa collaboraz­ione da parte di Pellizzari e della sua difesa, sostenendo di avere utilizzato la massima della trasparenz­a possibile. L’avvocato ha preso poi in consideraz­ione alcune testimonia­nze, a suo dire fallaci o esagerate, e ha successiva­mente rip e r c o r s o i 25 anni di conoscenza che lo legano a Pellizzari, essendo cliente del fratello, titolare una piccola attività, e avendo assistito il sessantadu­enne durante il divorzio dal primo matrimonio. Il quadro che ne è emerso è quello di un «eterno bambino, schiavo delle proprie pulsioni», che dopo avere commesso l’omicidio è stato trovato nascosto sotto il letto di sua madre. Una tesi, quella dell’uomo incapace di svincolars­i dai propri istinti, che è stata ripresa anche dall’avvocato Roetta. Quest’ultimo si è presentato dinnanzi alla Corte

Alcide De Gasperi alla conferenza di Parigi, con le parole «sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me». Per Roetta, la domanda da porsi in questo caso è se Pellizzari «ha scelto il male perché voleva il male o non è riuscito a trattenere l’impulso a causa delle patologie di cui è affetto». A detta dell’avvocato, Pellizzari, credendo di sapere tutto, sarebbe invece un uomo del tutto incapace di reagire alle varie situazioni. Secondo la sua tesi l’assistito, definito «un idiota» dallo stesso Roetta, avrebbe probabilme­nte avuto problemi con alcuni nigeriani che conoscevan­o Rita, dai quali sarebbe stato minacciato e percosso, e per questo motivo si sarebbe armato di pistola: sentitosi braccato e in preda alla follia, avrebbe quindi ammazzato la moglie. La prossima udienza il 29 maggio, per le repliche.

Pierangelo Pellizzari (

62 anni, di Villaga, disoccupat­o, ha ucciso con tre colpi di pistola la moglie Rita Amenze, nigeriana di 31, nel piazzale dell’azienda dove lavorava Era il 10 settembre 2021. Pellizzari è stato arrestato 30 ore dopo. Il pm ha chiesto l’ergastolo

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10 settembre 2021 È il giorno della morte di Rita Amenze

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