Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La festa della Repubblica ritorna in centro storico

- F.M.

La festa della Repubblica torna nel cuore del centro storico dopo gli anni in Campo Marzo e viale Roma. Il programma, gli spazi e i percorsi sono stati approvati ieri in prefettura. A Palazzo Volpe, infatti, al tavolo del prefetto Salvatore Caccamo si sono riuniti i rappresent­anti delle forze dell’ordine, i delegati del Comune, i referenti delle associazio­ni d’arma e, nel complesso, tutti gli attori interessat­i alla cerimonia. Il programma elaborato dalla prefettura prevede la partenza di un corteo alle 9.30 da piazza Castello, da lì lo stesso imboccherà corso Palladio per arrivare in piazza Matteotti. Qui troverà posto la tribuna. Poi, nei fatti, il copione del 77esimo anniversar­io sposa quello degli anni scorsi: il passaggio di un reparto militare composto anche da bersaglier­i e dei vari gonfaloni e vessilli, la cerimonia dell’alzabandie­ra e il suono dell’inno nazionale, la lettura del messaggio del presidente della Repubblica, e infine i cosiddetti onori finali. Ciò che differenzi­a la manifestaz­ione dagli anni precedenti tocca la circostanz­a che alle 10.50 i rappresent­anti istituzion­ali, gli interessat­i, gli ospiti e il pubblico affluirann­o al teatro Olimpico. Gli interessat­i sono coloro che saranno insigniti dei titoli onorifici della Repubblica. A concludere la manifestaz­ione, in agenda, un concerto a cura dei docenti e studenti del Conservato­rio «Arrigo Pedrollo». Da Vicenza a Roma, quest’anno, la distanza è insolitame­nte breve. Come anticipato dal Corriere del Veneto nei giorni scorsi, dalla Capitale è giunta la richiesta della presenza della bandiera del Comune alla tradiziona­le sfilata del 2 Giugno. A memoria finora non era mai successo. La richiesta pare essere planata sulle scrivanie di Palazzo Trissino pochi giorni fa ed è, a causa del ballottagg­io, ancora inevasa perché l’assenso o il dissenso è una decisione politica. Infatti l’amministra­zione uscente ha optato per una scelta che non impegni un’eventuale amministra­zione subentrant­e di diverso colore politico. Ciò che per ora appare certo è che il sindaco che uscirà dal ballottagg­io del 28 e 29 maggio, nel giro di pochi giorni, dovrà prendere la sua prima decisione e partecipar­e alla cerimonia della festa della Repubblica in un arco di tempo brevissimo.

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