Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ancora botte e sangue il questore chiude di nuovo il Customdi Vicenza est
Il questore ha chiuso la discoteca Custom a Vicenza est. La decisione è stata presa dopo l’aggressione del fine settimana, quando alle 4.30 di domenica mattina tre afgani sono stati coinvolti in una rissa. Due di loro, di 24 e 25 anni, sono rimasti feriti. In pronto soccorso ad entrambi è stato riscontrato un trauma cranico, mentre solo uno ha riportato anche una frattura al braccio destro. Vista la gravità dell’episodio, ad intervenire erano state sia delle pattuglie dei carabinieri sia la squadra volanti della polizia.
Il Custom non è nuovo a questi eventi. Lo scorso 16 agosto era già stata chiusa per lo stesso motivo, erano poi sono seguiti degli altri interventi della polizia sia il 18 settembre che nella notte di capodanno. L’intero quadro della situazione ha quindi portato il questore di Vicenza Paolo Sartori a sospendere la licenza e a disporre l’immediata chiusura del locale per quindici giorni. «L’aggressione che si è verificata lo scorso fine settimana nei pressi del pubblico esercizio del capoluogo è stata di una gravità inaccettabile, ed ancora una volta ha costretto le forze di polizia ad intervenire tempestivamente per far fronte alla situazione di pericolo che si era venuta a creare, distogliendole per lungo tempo dai servizi di prevenzione e di pubblico soccorso allo scopo di evitare che si potesse compiere una tragedia – ha evidenziato il questore Sartori –. La sospensione della licenza e la contestuale chiusura di questa discoteca, per la seconda volta in meno di un anno, pertanto, hanno lo scopo di porre argine ad una problematica, come si è visto, già emersa nel recente passato, che ha creato non poche criticità sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini».
Intanto continuano anche i controlli straordinari in città. Nella serata di martedì sono stati posti sotto verifica alcuni punti segnalati dai cittadini e in particolare degli edifici abbandonati di via Catalani. Qui sono stati trovati 28 extracomunitari, in gran parte provenienti da Nigeria, Burkina Faso e Ghana, 11 dei quali già conosciuti alle forze dell’ordine. A loro carico sono ora in corso alcuni accertamenti.