Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Autosufficienza energetica, via alla sperimentazione in centro
Avviato lo studio dei consumi di 1.500 persone. Fotovoltaico in tre scuole
L’obiettivo è arrivare all’autosufficienza energetica a zero impatto. Non sarà a breve termine, ma il Comune ci sta lavorando. È infatti iniziata un’analisi in una zona a sud del centro storico per capir se vi siano le condizioni per produrre energia pulita.
Nel frattempo è stato dato il via libera al progetto esecutivo per l’installazione di impianti fotovoltaici su tre scuole: quella dell’infanzia di Ca’ Baroncello, le primarie Campesano a San Marco, e San Francesco d’Assisi a Rondò Brenta. L’intervento, che costa in tutto 140 mila euro, è finalizzato alla riduzione delle emissioni di Co2 e delle spese energetiche. L’energia prodotta, per una quota significativa, sarà utilizzata direttamente per alimentare quella delle scuole; la rimanente verrà ceduta alla rete dell’Enel e remunerata con l’attivazione del contratto di scambio sul posto. «Con questo progetto aggiungiamo un nuovo tassello al processo di riconversione ed efficientamento energetico delle nostre scuole e degli edifici comunali » , spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Zonta. Anche Bassano è impegnata nel processo della transizione energetica. Dal 2018 è nella rete delle città europee (unica italiana) protagoniste del progetto «Making City» per sviluppare interventi sostenibili. L’argomento, nei giorni scorsi, è stato al centro di alcuni incontri tenutisi in città ai quali hanno partecipato rappresentanti di Spagna, Finlandia, Francia, Olanda, Slovacchia, Polonia, con visita finale all’azienda Baxi e ai suoi progetti delle pompe di calore e della caldaia ad idrogeno. Un’occasione per fare il punto della situazione sulle diverse esperienze avviate e per un confronto sui rispettivi risultati e sugli obiettivi futuri. «A Bassano siamo impegnati nella sperimentazione di energie alternative attraverso tecnologie all’avanguardia, con l’obiettivo di arrivare ad essere autosufficienti», informa Zonta annunciando l’avvio di un’analisi per favorire la transizione energetica in una parte della città. «L’area presa in considerazione è quella tra piazzale Cadorna, viale XI Febbraio, le vie Cereria, Mons. Negrin e viale De Gasperi - precisa il coordinatore del progetto Giorgio Strapazzon - L’abbiamo individuata come futuro distretto di produzione energetica a zero impatto». Zonta aggiunge: «È una zona dove sono presenti edifici pubblici, abitazioni antiche e recenti, condomini e case singole, complessi molto ampi, come il Centro giovanile, negozi ed uffici. Vi risiedono circa 1.500 persone e ne stiamo studiando i consumi. L’idea è di creare una comunità energetica attraverso le fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici.Vogliamo puntare sull’energia ottenuta dal sole, dal vento e dall’acqua. Nell’ultimo caso a Bassano sono già in funzione quattro centrali idroelettriche».
"Zonta L’idea è di creare una comunità energetica attraverso le fonti rinnovabili a impatto zero Puntiamo sull’energia ottenuta dal sole, dal vento e dall’acqua