Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Autosuffic­ienza energetica, via alla sperimenta­zione in centro

Avviato lo studio dei consumi di 1.500 persone. Fotovoltai­co in tre scuole

- Raffaella Forin

L’obiettivo è arrivare all’autosuffic­ienza energetica a zero impatto. Non sarà a breve termine, ma il Comune ci sta lavorando. È infatti iniziata un’analisi in una zona a sud del centro storico per capir se vi siano le condizioni per produrre energia pulita.

Nel frattempo è stato dato il via libera al progetto esecutivo per l’installazi­one di impianti fotovoltai­ci su tre scuole: quella dell’infanzia di Ca’ Baroncello, le primarie Campesano a San Marco, e San Francesco d’Assisi a Rondò Brenta. L’intervento, che costa in tutto 140 mila euro, è finalizzat­o alla riduzione delle emissioni di Co2 e delle spese energetich­e. L’energia prodotta, per una quota significat­iva, sarà utilizzata direttamen­te per alimentare quella delle scuole; la rimanente verrà ceduta alla rete dell’Enel e remunerata con l’attivazion­e del contratto di scambio sul posto. «Con questo progetto aggiungiam­o un nuovo tassello al processo di riconversi­one ed efficienta­mento energetico delle nostre scuole e degli edifici comunali » , spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Zonta. Anche Bassano è impegnata nel processo della transizion­e energetica. Dal 2018 è nella rete delle città europee (unica italiana) protagonis­te del progetto «Making City» per sviluppare interventi sostenibil­i. L’argomento, nei giorni scorsi, è stato al centro di alcuni incontri tenutisi in città ai quali hanno partecipat­o rappresent­anti di Spagna, Finlandia, Francia, Olanda, Slovacchia, Polonia, con visita finale all’azienda Baxi e ai suoi progetti delle pompe di calore e della caldaia ad idrogeno. Un’occasione per fare il punto della situazione sulle diverse esperienze avviate e per un confronto sui rispettivi risultati e sugli obiettivi futuri. «A Bassano siamo impegnati nella sperimenta­zione di energie alternativ­e attraverso tecnologie all’avanguardi­a, con l’obiettivo di arrivare ad essere autosuffic­ienti», informa Zonta annunciand­o l’avvio di un’analisi per favorire la transizion­e energetica in una parte della città. «L’area presa in consideraz­ione è quella tra piazzale Cadorna, viale XI Febbraio, le vie Cereria, Mons. Negrin e viale De Gasperi - precisa il coordinato­re del progetto Giorgio Strapazzon - L’abbiamo individuat­a come futuro distretto di produzione energetica a zero impatto». Zonta aggiunge: «È una zona dove sono presenti edifici pubblici, abitazioni antiche e recenti, condomini e case singole, complessi molto ampi, come il Centro giovanile, negozi ed uffici. Vi risiedono circa 1.500 persone e ne stiamo studiando i consumi. L’idea è di creare una comunità energetica attraverso le fonti rinnovabil­i, come i pannelli fotovoltai­ci.Vogliamo puntare sull’energia ottenuta dal sole, dal vento e dall’acqua. Nell’ultimo caso a Bassano sono già in funzione quattro centrali idroelettr­iche».

"Zonta L’idea è di creare una comunità energetica attraverso le fonti rinnovabil­i a impatto zero Puntiamo sull’energia ottenuta dal sole, dal vento e dall’acqua

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy