Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Spariti 100mila euro dalla Festa dell’Unità Denunciato il tesoriere
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ABANO TERME (PADOVA) Come fanno a sparire nel giro di un paio di mesi centomila euro di incassi di pastasciutte, grigliate, birrette e caffè della Festa dell’Unità? Ad Abano Terme è successo e il circolo del Pd è in subbuglio. Quando tutti i fornitori hanno lamentato di non essere stati ancora pagati dopo mesi, il comitato organizzatore ha capito che qualcosa non andava. La verifica trimestrale dei conti ha confermato che i soldi incassati durante l’evento di luglio non erano più disponibili: non era possibile pagare le fatture ad aziende e persone che da anni garantiscono agli organizzatori di programmare incontri, stand gastronomico e spettacoli. Colui che avrebbe dovuto vigilare e saldare non l’ha fatto. Così militanti e simpatizzanti si sono autotassati, hanno messo insieme i soldi mancanti, pagato le fatture arretrate con senso di responsabilità e presentato denuncia ai carabinieri per appropriazione indebita nei confronti del tesoriere infedele.
Al momento l’uomo, un professionista in pensione, non ha saputo spiegare che fine abbiano fatto quei centomila euro, ha potuto dare solo risposte vaghe e incomplete: da oltre una dozzina d’anni ricopre l’incarico nel comitato, si è sempre dimostrato affidabile ma quel rapporto si è rotto. Le somme, spiegano gli organizzatori, sono state «indebitamente e senza alcuna autorizzazione sottratte dalla persona incaricata a operare per conto del comitato» di Abano, Armistizio, Selvazzano, Teolo e Torreglia che promuove la Festa dell’Unità negli spazi di villa Bassi Rathgeb.
«Siamo parte lesa di un grave comportamento personale - spiegano in una nota -. Abbiamo attivato tutte le azioni di natura civilistica per tutelarci». La cifra scomparsa è l’unica fonte di autofinanziamento del comitato: tutto sparito senza spiegazioni, lasciando attoniti i circa cento volontari che ogni estate si impegnano per la riuscita dell’evento. La priorità, ribadiscono, era pagare chi ha lavorato e l’unico modo era farlo di tasca propria. Saranno le indagini a fare il resto, perché l’unico interesse è ora capire cosa sia successo e come si possa sistemare il guaio.
«Non vogliamo entrare nelle motivazioni che hanno spinto questa persona, che per anni ha svolto il suo ruolo in maniera impeccabile, a compiere un gesto simile – continua il comitato -. Ad oggi non possiamo sapere quale sarà l’epilogo ma al contempo siamo orgogliosi della nostra decennale storia di volontariato, passione e amicizia. Per questo non ci fermeremo e continueremo ad organizzare la Festa dell’Unità con rinnovato spirito di servizio, con la consapevolezza di essere parte di un gruppo che, negli anni, ha costruito la propria credibilità sui principi di onestà e serietà».
Quello di Abano è un circolo storico per il Pd (ne fa parte anche la consigliera regionale e capogruppo dem Vanessa Camani) e la Festa è molto partecipata: l’anno scorso erano stati ospiti, fra gli altri, anche Nicola Zingaretti e Stefano Bonaccini. «E si mangia molto bene» precisano con orgoglio. L’edizione 2024 è in lavorazione. E magari, per rientrare del maltolto, durerà qualche giorno in più. Le maniche sono già rimboccate.