Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ala della Pinacoteca intitolata a Roi E il Comune punta i fari sull’ex Corso
La fondazione fra rinnovo delle cariche, beni e l’omaggio alMarchese
L’ala Ottocentesca della Pinacoteca di Palazzo Chiericati sarà intitolata a Giuseppe «Boso» Roi. E l’ex cinema Corso, acquistato dalla fondazione (voluta e intitolata al marchese) durante i «fasti» della presidenza Gianni Zonin, è stato palcoscenico di sopralluoghi dell’amministrazione comunale.
I due elementi s’intrecciano nel centesimo anniversario della nascita di Boso, che non solo spalanca le porte a un ampio ventaglio di eventi in memoria del mecenate vicentino ma che vede proprio in questa pianificazione operare insieme il cosiddetto salotto buono della cultura berica. Una unità di intenti, di equilibri e di ambizioni che si tradurrà nel rinnovo del consiglio di amministrazione della fondazione in tarda primavera. L’attuale Cda presieduto da Paola Marini è in scadenza del secondo mandato e per statuto deve essere rinnovato in ogni suo componente.
A indicare i propri delegati saranno l’Accademia Olimpica, la Diocesi e il Fai, Fondo Ambiente italiano. A quest’ultimo, per inciso, Boso lasciò in eredità villa Fogazzaro Roi a Oria, in provincia di Como, a testimonianza delle molte sensibilità del marchese.
A questi tre componenti, per diritto, si aggiungerà il direttore dei musei civici di Vicenza,
posto vacante da tempo immemore sostituito ad interim da un dirigente comunale. Stando alle parole del sindaco Giacomo Possamai, che sulla scrivania ha una lista di nomi frutto di un bando, il nome dovrebbe essere noto a giorni. I così quattro delegati ne designeranno a loro volta un quinto che dovrebbe assurgere a nuovo presidente. Da quanto emerge Accademia Olimpica, Diocesi e Fai avrebbero già scelto chi « spedire » alla Roi. Manca l’ufficialità. Ma la circostanza che tutto sia sostanzialmente già pronto accredita soprattutto l’idea che nel desiderio di voltare pagina nulla sia lasciato al caso. Anche alla luce del ruolo, del patrimonio e della visibilità della fondazione nel mondo culturale vicentino. E a parlare di patrimonio non sfugge l’ex cinema Corso in corso Fogazzaro. Un’asta indetta tempo fa dalla fondazione dopo alcune manifestazioni d’interesse e molti sopralluoghi è andata deserta. Ora il Comune si è fatto avanti, non per acquistarlo, ma per avere una mappatura dell’area su cui riflettere e che tocca anche l’ex sede della Camera di Commercio. Nell’ottica, come detto più volte dal sindaco, di coinvolgere i fondi d’investimento immobiliare.