Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Mancano quattro mesi alle amministrative, tre Comuni affidati a un commissario
Sindaci sfiduciati, Comuni che si fondano, giunte comunali in fibrillazione, amministrazioni che cadono a una manciata di mesi dalla scadenza naturale del mandato. È iniziata la stagione dello stress-test per i commissari prefettizi sull’onda degli appuntamenti elettorali del 2024: il rinnovo del parlamento europeo e le amministrative di giugno (8 e 9). Difficile non vedere la mano dei partiti nelle crisi di giunta degli ultimi mesi, difficile non pensare a una strategia. Per quanto, va detto, è comprensibile solo agli addetti ai lavori.
Tra i Comuni commissariati ci sono Sovizzo e Gambugliano che si sono fusi e per questo affronteranno l’appuntamento alle urne forse con nuovi stimoli. Ad Altavilla, con il sindaco Carlo Dalla Pozza «spinto» a cadere prima della scadenza del mandato, sono in corso le grandi manovre almeno da un paio d’anni. Un mandato, il primo, decisamente tribolato per Dalla Pozza che si è destreggiato tra una giunta pirotecnica e la Tav. La crisi più recente conclusa con una sfiducia vede protagonisti Salcedo e il sindaco Giovanni Antonio Gasperini in scadenza del secondo mandato. Qui, il primo febbraio, tutta la maggioranza si è dimessa in blocco.
Problemi anche a Sarego, con le dimissioni a gennaio della vice di Jessica Giacomello, Sara Pretto, e a inizio febbraio di sette consiglieri comunali. Questa crisi è stata aperta ufficialmente a due anni dalle elezioni che hanno portato in carica Giacomello. Crisi che per ora non si è tradotta in commissariamento. Tant’è. Nel complesso uno stress-test per la prefettura che si concluderà nella prima decade di giugno.