Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Verona, l’EstateTeat­rale partecon «Amleto»

Presentato il cartellone del Teatro Romano: FrancescoM­ontanari interpreta il dramma di Shakespear­e

- Matteo Sorio

Ci sono quindici «prime» nazionali nel programma dell’Estate Teatrale Veronese 2024. Una è la nuova produzione di Amleto adattata e diretta da Davide Sacco (già ospite l’estate scorsa con Napoleone-La morte di Dio) e annunciata come «un allestimen­to hard-rock che attualizza il più celebre dramma del Bardo», il tutto con l’attore romano Francesco Montanari protagonis­ta (nel cast anche Francesco Acquaroli, Sara Bertelà e Franco Branciarol­i) e Francesco Sarcina, voce e chitarra de Le Vibrazioni, a curare le musiche originali. Fissato per il 4 e 5 luglio, il nuovo Amleto aprirà il cartellone teatrale della rassegna giunta alla 76esima edizione e presentata ufficialme­nte ieri in C omu n e (biglietti su www.spettacolo­verona.it, tel. 045/8011154). Una rassegna da 52 appuntamen­ti, dal 21 giugno al 20 settembre, compresa la musica di «Verona Jazz» e «Rumors Festival» e la sezione di danza.

Il cartellone teatrale vede cinque titoli legati al mondo shakespear­iano. Dopo Amleto, il 18 luglio ecco After Juliet della drammaturg­a di origini scozzesi Sharman Macdonald, pièce che debutta al Romano per la regia di Filippo Dini. Il giorno prima, 17 luglio, una nuova versione di Romeo e Giulietta con i giovani attori della scuola del Teatro Stabile di Torino. Un’altra prima nazionale è quella di Molto rumore per nulla, in scena il 25 e 26 luglio con Lodo Guenzi e Sara Putignano diretti da Veronica Cruciani. Un appuntamen­to, questo, preceduto dal 10 al 13 luglio da Welfare Lear, progetto di Casa Shakespear­e ospitato al Bastione delle Maddalene, luogo che per la prima volta entra nella mappa dell’Estate Teatrale. Va citata ovviamente anche la rassegna parallela Verona Shakespear­e Fringe, che dal 22 al 29 agosto al Camploy proporrà otto riletture internazio­nali di opere del Bardo. L’Estate Teatrale contempla poi la sezione del «Settembre classico», dedicata appunto a testi classici: il 4 e 5 settembre andrà in scena una nuova versione del Sior Todero brontolon di Goldoni con Franco Branciarol­i e regia di Paolo Valerio, mentre Fondazione Inda porterà l’11 e 12 settembre al Romano la Fedra e Federica Rosellini e Arianna Scommegna saranno protagonis­te, il 19 e 20 settembre, in Elettra di Hugo von Hofmannsth­al, riscrittur­a novecentes­ca in una versione diretta da Serena Sinigaglia.

La sezione musicale, come anticipato, si divide tra Verona Jazz e Rumors Festival. Nel primo programma, Paolo Fresu e il pianista americano Uri Caine (21 giugno), il sassofonis­ta norvegese Jan Garbarek e il batterista indiano TrilokGurt­u (22 giugno), la violoncell­ista e cantante cubana Ana Carla Maza (23 giugno) e Mario Biondi (24 giugno). Ospiti di Rumors invece due voci femminili, l’africana Fatoumata Diawara (6 luglio) e la brasiliana Marisa Monte (28 luglio), quindi Elio e le Storie Tese (30 giugno) e Vinicio Capossela (27 luglio, nuovo progetto con orchestra).

Il programma di danza, in chiusura, avrà il «fiore all’occhiello» nel nuovo progetto coreografi­co della Compagnia Opus Ballet firmato da Davide Bombana, una versione di Sogno di una notte di mezza estate (1 e 2 agosto). Seguirà Chiara Frigo che, ispirandos­i alla figura shakespear­iana della Dark Lady, darà vita il 27 e 28 luglio al progetto multidisci­plinare Blackbird. Infine, dal 5 al 17 agosto (escluso l’11 agosto), l’omaggio a Verona dei Momix, che tornano in città con un medley dei loro più iconici pezzi.

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Volti Francesco Montanari, uno dei protagonis­ti dell’Estate Teatrale Veronese

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