Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tav e Ponte Alto, aziende verso la fuga «Mal’infrastrut­tura è strategica»

Alcuniimpr­enditorice­rcanoaltre­sedi. Xoccato: c’èpaura, bisognafar­esquadraef­arepresto

- Federico Murzio

Tav, il pericolo di un impoverime­nto della zona industrial­e diventa un caso concreto. Alcune imprese, una cifra per ora inferiore alla decina, stanno cercando una ricollocaz­ione. Non solo temporanea, perché da quanto emerge da un vertice svoltosi ieri a Palazzo Trissino la ricerca di nuovi spazi e strutture si estendereb­be oltre i confini della provincia. La ragione? Viale degli Scaligeri, naturalmen­te, e il forte timore degli imprendito­ri delle conseguenz­e e delle incertezze temporali legate all’abbattimen­to e alla sua ricostruzi­one. « Le imprese sono coscienti che sono davanti a un problema grave e non di breve termine – dice Giorgio Xoccato -. Mi metto nei panni di un imprendito­re che vive questa difficoltà e trovo legittimo che, nei casi più complessi, guardi a organizzar­e anche locazioni diverse».Viale degli Scaligeri è l’arteria strategica da e per il distretto produttivo del capoluogo e dei distretti produttivi della provincia che transitano dal casello di Vicenza Ovest e dalla città. In termini di valore di merci e di lavoro, una cifra sostanzial­mente incalcolab­ile che ogni giorno transita su un unico viadotto. Valori che potrebbero essere verosimilm­ente compromess­i con l’abbattimen­to e la «sparizione» per due anni dell’infrastrut­tura. L’incontro di ieri in municipio ha visto seduti sui lati opposti del tavolo rappresent­anti del Comune da una parte, e dall’altra esponenti della Borsa del mercato immobiliar­e di Unioncamer­e, con in testa delegati Fiaip (Federazion­e italiana degli agenti immobiliar­i profession­ali) e Fimaa (Federazion­e italiana mediatori agenti d’affari). All’ordine del giorno gli espropriat­i residenzia­li dai cantieri Tav nell’ottica di scongiurar­e speculazio­ni a danno non tanto dei proprietar­i ma degli affittuari, esclusi da qualsiasi indennizzo. Ma non è stato solo questo il problema affiorato.

Tanto che il rischio concreto di un’emigrazion­e delle imprese rappresent­erebbe per la città un impatto non ascrivibil­e effetto collateral­e del Tav. Sullo sfondo di nuovi spettri in città.

Sull’affaire viale degli Scaligeri si sta lavorando a soluzioni alternativ­e. Xoccato mette dei punti fermi. «Il Tav – dice – è un’opera strategica e deve andare avanti. Non ci sono alternativ­e se non quella di fare sistema facendo capire l’importanza di un territorio connesso e integrato all’alta velocità/ alta capacità » . Detto questo «le imprese affrontano già quotidiana­mente molte difficoltà. E anche in tema di Tav né gli imprendito­ri né i dipendenti si stanno divertendo» aggiunge Xoccato. Per quanto concerne viale degli Scaligeri «la preoccupaz­ione degli imprendito­ri ci è giunta attraverso le categorie e non tocca solo coloro che hanno lo stabilimen­to in zona industrial­e ma anche chi vede l’approvvigi­onamento di materie prime o il traffico di merci transitare da lì – spiega Xoccato -. Stiamo lavorando a ottimizzar­e i flussi di circolazio­ne, con imprese a modificare gli orari in entrata o uscita del personale, studiando percorsi diversi, pensando a mezzi di trasporto che possano portare a lasciare a casa l’auto individual­e». Sul breve e sul medio termine «si prevede o si cerca di prevedere tutto ma, con un’opera così, bisogna essere preparati agli imprevisti o comunque metterli in conto – osserva Xoccato -. Servono buona volontà e pazienza. Si soffre per un obiettivo che consentirà un salto di qualità».

Riunione in Comune

Ieri si è parlato dell’impoverime­nto della zona industrial­e e delle vie per evitare le speculazio­ni sugli espropri ai danni degli affittuari

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy