Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Stati uniti d’Europa» porta Renzi a Vicenza
La lista dei nomi è in fase di studio. Di certo c’è che il capolista per l’Italia Nordorientale sarà Graham Watson, un politico britannico con cittadinanza italiana. Ed è dato assodato che durante la campagna per Europee di giugno in città arriverà il leader di Italia Viva Matteo Renzi. È questo ciò che emerge dalla presentazione della lista «Stati uniti d’Europa» avvenuta ieri in città. Un progetto corale cui si lavora da tempo e che unisce Italia Viva, Più Europa con Emma Bonino, Partito Socialista Italiano, Radicali Italiani, Libdem e L’Italia c’è. A condurre l’incontro la senatrice di Iv Daniela Sbrollini, l’ex sindaco di Sovizzo Marilisa Munari, il responsabile di Più Europa Corrado Cortese. «Stiamo vivendo paradossi privi di senso – osserva Sbrollini – non ultimo il fatto che i partiti sovranisti stiano tappezzando il territorio con manifesti in cui candidati per il parlamento europeo chiedono “meno Europa”. Ma oggi meno Europa non è più Italia. Significa solo più Russia, più Usa, più Cina, più India. Prima ci rendiamo conto della grandezza di questo concetto meglio è». Il programma della lista «è fondato sull’importanza e sui riverberi dell’Ue e dei suoi meccanismi legislativi sulla vita quotidiana della cittadinanza – spiega la senatrice di Iv -. È fondato ancora sulla capacità di candidare persone che abbiano competenze e professionalità da spendere nel parlamento europeo». L’idea è che né l’Italia né gli altri Paesi dell’Unione non possano più permettersi di «ballare da soli». O di essere rappresentati, ma questa è la specificità italiana, «da persone che non hanno alcun interesse o che considerano politicamente il parlamento europeo un cimitero per gli elefanti». E la necessità di «non ballare da soli» investe tutti in fronti: dall’economia alla politica estera fintanto alla difesa comune. «Questo è il momento più difficile in assoluto per l’Europa – dice Sbrollini -. Citando Emmanuel Macron o l’Europa cambia o l’Europa è finita».