Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cerimonia del Mis in memoria di Mussolini

- F. M.

La destra movimentis­ta va avanti sulla propria strada. Giovedì, festa della Liberazion­e, il Movimento Italia Sociale che esattament­e un anno prima ha inaugurato la sede in città, ha iniziato il tesseramen­to. Una cinquantin­a le iscrizioni effettuate il 25 aprile, fanno sapere dal Mis. «Registriam­o anno dopo anno una crescita di adesioni – spiega il portavoce Gian Luca Deghenghi - È naturalmen­te presto per redigere un bilancio, il tesseramen­to è appena iniziato». Giovedì, davanti l’ingresso della sede in corso Santi Felice e Fortunato (all’altezza dell’entrata in basilica), i militanti hanno appeso uno striscione. «Anche se tutti, noi no». Con una X nera sopra il numero 25 segnato in rosso. Durante l’apertura della sede, stando ai promotori, si sono avvicendat­i negli spazi del Movimento Italia Sociale poco più di un centinaio di persone, alcune delle quali provenient­i da fuori città e fuori provincia. Così come accadde per altro il 25 aprile del 2023 durante il giorno della blindatiss­ima inaugurazi­one.

La prossima iniziativa del Mis vicentino è a giorni. Domani per la precisione. Al cimitero Maggiore, davanti la cappella, nel tardo pomeriggio si terrà una cerimonia in memoria di Benito Mussolini (passato per le armi a Giulino di Mezzagra il 28 aprile del 1945) e dei soldati della Repubblica Sociale Italiana morti durante la guerra civile.

Il tutto è in agenda a conclusion­e della stessa settimana durante la quale il consiglio comunale ha approvato senza alcun voto contrario la modifica al Regolament­o per l’occupazion­e del suolo pubblico inserendo, o meglio reintroduc­endo la parola «antifascis­ta» a corollario di altri riferiment­i giuridici. Una formula edulcorata ideata dal sindaco Giacomo Possamai che ha costretto i promotori della modifica a digerirla obtorto collo (Coalizione civica-Verdi-Sinistra con in testa l’assessore Leonardo Nicolai e i consiglier­i comunali Martina Corbetti e Mattia Pilan) e che ha spiazzato il centrodest­ra, con Fratelli d’Italia e parte di Idea Vicenza ad abbandonar­e l’aula al momento del voto, e Lega, Forza Italia e il resto di Idea Vicenza ad astenersi. Per Deghenghi si tratta di «una formula “democristi­ana” inutile ai fini pratici». Lo stesso Deghenghi, all’indomani del voto in consiglio comunale, bollò il comportame­nto del centrodest­ra «pilatesco».

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