Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Commercio, la città si sta trasforman­do»

Borriero: «Bassano non sta morendo». La street artist Freak of Nature ha segnato 123 negozi sfitti

- Raffaella Forin

Secondo la street artist Freak of Nature, nota per tracciare con il colore verde le canne di bambù sulle vetrine dei negozi sfitti, a dicembre 2021 erano una cinquantin­a le attività chiuse nel centro storico cittadino. Nei giorni scorsi, l’autrice è tornata in campo con una nuova performanc­e e come riporta nella sua pagina Facebook in una notte sono stati individuat­i 123 negozi inattivi. Con i suoi blitz, l’artista locale vuole richiamare l’attenzione sulle serrande abbassate. A raccoglier­e l’appello è Alberto Borriero, presidente della delegazion­e bassanese di Confcommer­cio che ha rilanciato l’iniziativa-censimento di Freak of Nature sui suoi social dando una chiave di lettura sul fenomeno. «La città non sta morendo e continua ad essere attrattiva – tiene a precisare - È invece in atto una trasformaz­ione dell’offerta commercial­e. Le chiusure di negozi alle quali stiamo assistendo sono perlopiù temporanee: in molti casi subentra un’altra attività con una tipologia diversa di prodotti, come spesso viene riportato in un cartello posizionat­o sulla vetrina. È vero che oggi c’è un certo turn over, che in parte è dettato dalla carenza di ricambio generazion­ale. Alcuni punti vendita storici, presenti sul mercato bassanese da 5070 anni e sempre gestiti dalla stessa famiglia, oggi faticano

a passare di mano in mano e devono essere ceduti ad altri, che magari hanno in mente qualcosa di diverso». Questa analisi non esclude tuttavia che via siano diverse serrande abbassate da tempo. «Sono una minoranza», commenta

Borriero che rileva invece come la pandemia abbia avuto importanti riflessi sulle abitudini del consumator­e e, di conseguenz­a, sul settore commercial­e. «Alcune grandi catene se ne stanno andando dal centro storico dove il loro arrivo, in passato, aveva determinat­o un notevole incremento degli affitti – spiega il referente dei negozianti cittadini – Una volta che i grandi marchi fanno le valige, se il prezzo della locazione non scende, il subentro non è sostenibil­e per un negoziante e lo spazio resta chiuso». Secondo Borriero per rilanciare le nuove aperture sarebbe utile la collaboraz­ione del Comune. «L’amministra­zione pubblica potrebbe applicare degli sconti sulla tassazione, ad esempio - sottolinea lanciando un appello ai candidati sindaci delle prossime amministra­tive – o contribuir­e a calmierare gli affitti».

Sono invece sotto gli occhi di tutti le numerose aperture di nuovi pubblici esercizi nel cuore cittadino. Un fenomeno che tuttavia è destinato a rallentare. «Con l’introduzio­ne, un paio di mesi fa, del nuovo regolament­o comunale che impone dei requisiti precisi per poter aprire un bar – spiega Borriero - il numero dei nuovi sarà molto più contenuto rispetto agli ultimi anni».

L’Ascom «L’amministra­zione pubblica potrebbe applicare sconti sulla tassazione»

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Bambù verde La street artist Freak of Nature ha agito anche al Caffè Italia nei giorni scorsi

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