Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cessa l’allarme ma resta l’allerta E (ri)cede la strada appena riparata
ReggonoBacchiglione e Retrone, in contra’ PortaNovaComunecostretto a deviare il traffico
La paura è ragionevolmente passata. Né più né come la piena del Bacchiglione nel pomeriggio di ieri, con un livello massimo di 5,05 metri a Ponte degli Angeli per poi decrescere. In modo lento e pressoché indolore. Merito dell’apertura del bacino di laminazione di Caldogno, apertura comunicata dal Genio civile a Palazzo Trissino intorno alle 10.30. Il Retrone, privo di un invaso, non ha superato i 2,6 metri alle 14.30. Fatto che ha rilassato i componenti del Comitato operativo comunale giacché tra i 2,8 e i 3 metri il rischio di tracimazione del Retrone e conseguenti allagamenti non sono più una possibilità ma una certezza. Tanto più in centro storico, all’altezza di Ponte San Paolo per esempio, o in viale Fusinato.
La pioggia della notte tra lunedì e martedì e quella scesa ieri mattina non ha lasciato nuovi segni visibili. «Per ora non ci sono stati segnalati allagamenti particolari in città, tanto più sulla rete acquedottistica - ha detto il sindaco Giacomo Possamai poco dopo le 14 di ieri -. Nonostante questo la Protezione Civile rimane in attività perché il Retrone potrebbe continuare a crescere pur senza arrivare a un livello preoccupante». A rimanere attivi anche i punti per la distribuzione dei sacchi di sabbia mentre le idrovore sono sempre a portata di mano. Nelle ultime 24 ore ha retto anche la barriera provvisoria sorta al posto del buco formatosi a seguito del crollo sul muro perimetrale della scuola Dame Inglesi. Un muro storico che si affaccia sul Bacchiglione all’altezza di Ponte Novo e che serve a contenere le bizze del fiume.
Ha retto meno, invece, la copertura del cedimento stradale verificatosi sabato in contra’ Porta Nova e riparato domenica da Amcps. Ieri pomeriggio, a seguito della pioggia, la copertura della voragine si è pericolosamente avvallata costringendo la polizia locale a deviare il traffico. Sul «rattoppo» è intervenuto dall’opposizione Francesco Rucco (FdI): «Mi sembra ci sia stata troppa leggerezza - ha detto -. La manutenzione delle strade, anche per preservare da incidenti, è una cosa seria».
Intanto, a pochi metri in linea d’aria da Palazzo Trissino, nella sede della Provincia si respira un’aria diversa. Da Palazzo Nievo, infatti, intorno alle 16.30 di ieri hanno fatto sapere che «il monitoraggio continua nonostante la tregua». Si contano però le conseguenze, il che si traduce un una lunga lista di strade chiuse a causa delle frane. Nel dettaglio si parla della «Provinciale 38 Selva tra Trissino e Nogarole in località Menegotti; della 47 Monte di Malo da Priabona a Monte di Malo; della 104 Calvarina nel territorio comunale di Arzignano, della 350 Valdastico a Lastebasse, al confine con Folgaria, chiusa salvo proroghe della Provincia di Trento fino alle 7 di oggi». Inoltre fino a nuove disposizioni «è aperta a senso unico alternato la Provinciale 246 Recoaro in ingresso a Recoaro a causa di un dissesto. A senso unico alternato è anche la Provinciale 124 Priabona a Monte di Malo nel tratto tra Priabona e Cornedo Vicentino».
La scorsa settimana la Provincia ha stanziato d’urgenza 500 mila euro per intervenire sulle strade provinciali in seguito agli smottamenti di sette giorni fa. Non sono esclusi altri stanziamenti.
Il sindaco
La Protezione Civile rimane in attività perché il Retrone potrebbe continuare a crescere
La Provincia Acausa delle frane interdette alcune Provinciali, in altre senso unico alternato