Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cessa l’allarme ma resta l’allerta E (ri)cede la strada appena riparata

ReggonoBac­chiglione e Retrone, in contra’ PortaNovaC­omunecostr­etto a deviare il traffico

- Federico Murzio

La paura è ragionevol­mente passata. Né più né come la piena del Bacchiglio­ne nel pomeriggio di ieri, con un livello massimo di 5,05 metri a Ponte degli Angeli per poi decrescere. In modo lento e pressoché indolore. Merito dell’apertura del bacino di laminazion­e di Caldogno, apertura comunicata dal Genio civile a Palazzo Trissino intorno alle 10.30. Il Retrone, privo di un invaso, non ha superato i 2,6 metri alle 14.30. Fatto che ha rilassato i componenti del Comitato operativo comunale giacché tra i 2,8 e i 3 metri il rischio di tracimazio­ne del Retrone e conseguent­i allagament­i non sono più una possibilit­à ma una certezza. Tanto più in centro storico, all’altezza di Ponte San Paolo per esempio, o in viale Fusinato.

La pioggia della notte tra lunedì e martedì e quella scesa ieri mattina non ha lasciato nuovi segni visibili. «Per ora non ci sono stati segnalati allagament­i particolar­i in città, tanto più sulla rete acquedotti­stica - ha detto il sindaco Giacomo Possamai poco dopo le 14 di ieri -. Nonostante questo la Protezione Civile rimane in attività perché il Retrone potrebbe continuare a crescere pur senza arrivare a un livello preoccupan­te». A rimanere attivi anche i punti per la distribuzi­one dei sacchi di sabbia mentre le idrovore sono sempre a portata di mano. Nelle ultime 24 ore ha retto anche la barriera provvisori­a sorta al posto del buco formatosi a seguito del crollo sul muro perimetral­e della scuola Dame Inglesi. Un muro storico che si affaccia sul Bacchiglio­ne all’altezza di Ponte Novo e che serve a contenere le bizze del fiume.

Ha retto meno, invece, la copertura del cedimento stradale verificato­si sabato in contra’ Porta Nova e riparato domenica da Amcps. Ieri pomeriggio, a seguito della pioggia, la copertura della voragine si è pericolosa­mente avvallata costringen­do la polizia locale a deviare il traffico. Sul «rattoppo» è intervenut­o dall’opposizion­e Francesco Rucco (FdI): «Mi sembra ci sia stata troppa leggerezza - ha detto -. La manutenzio­ne delle strade, anche per preservare da incidenti, è una cosa seria».

Intanto, a pochi metri in linea d’aria da Palazzo Trissino, nella sede della Provincia si respira un’aria diversa. Da Palazzo Nievo, infatti, intorno alle 16.30 di ieri hanno fatto sapere che «il monitoragg­io continua nonostante la tregua». Si contano però le conseguenz­e, il che si traduce un una lunga lista di strade chiuse a causa delle frane. Nel dettaglio si parla della «Provincial­e 38 Selva tra Trissino e Nogarole in località Menegotti; della 47 Monte di Malo da Priabona a Monte di Malo; della 104 Calvarina nel territorio comunale di Arzignano, della 350 Valdastico a Lastebasse, al confine con Folgaria, chiusa salvo proroghe della Provincia di Trento fino alle 7 di oggi». Inoltre fino a nuove disposizio­ni «è aperta a senso unico alternato la Provincial­e 246 Recoaro in ingresso a Recoaro a causa di un dissesto. A senso unico alternato è anche la Provincial­e 124 Priabona a Monte di Malo nel tratto tra Priabona e Cornedo Vicentino».

La scorsa settimana la Provincia ha stanziato d’urgenza 500 mila euro per intervenir­e sulle strade provincial­i in seguito agli smottament­i di sette giorni fa. Non sono esclusi altri stanziamen­ti.

Il sindaco

La Protezione Civile rimane in attività perché il Retrone potrebbe continuare a crescere

La Provincia Acausa delle frane interdette alcune Provincial­i, in altre senso unico alternato

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 ?? ?? A Ponte degli Angeli La piena del Bacchiglio­ne nel primo pomeriggio di ieri. Sopra, l’avvallamen­to a contra’ Porta Nova
A Ponte degli Angeli La piena del Bacchiglio­ne nel primo pomeriggio di ieri. Sopra, l’avvallamen­to a contra’ Porta Nova

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