Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Allagament­i, frane, blackout «L’acqua è avanzata veloce e abbiamo sfollato la gente»

Caos, paura e danni fra Sandrigo, Marostica e Bassano

- Di Francesco Brun e Barbara Todesco

Nonostante la situazione non sia paragonabi­le a quella della settimana scorsa, il maltempo di ieri ha causato parecchi problemi in provincia. La criticità maggiore si è verificata a Sandrigo, dove nel primo pomeriggio il torrente Laverda ha rotto l’argine alla sinistra orografica, nelle vicinanze del confine con Schiavon, con l’acqua riversata nei campi che è andata ad allagare alcune abitazioni di via Campi Alti e in via Palmirona. «Assieme a vigili del fuoco, Genio civile, polizia locale e carabinier­i - le parole del sindaco Marica Rigon -, ci siamo immediatam­ente preoccupat­i di fare evacuare tutte le persone coinvolte. Dopo la tracimazio­ne, l’acqua è avanzata, con il conseguent­e allagament­o di alcune abitazioni in via Campi Alti e in via Palmirona. Parliamo di circa 15 case da evacuare, e ci siamo scontrati con alcune criticità: la maggiore ha riguardato la messa in sicurezza di tre persone in sedia a rotelle». Situazione complicata anche a Monte di Malo, dove l’innalzamen­to del livello dell’acqua provenient­e dai piazzali esterni ha reso necessaria l’installazi­one di ulteriori pompe nel negozio di abbigliame­nto Dinosauro, già aldividuat­a lagato lo scorso giovedì. Inoltre, desta preoccupaz­ione l’aggravarsi della frana lungo la Provincial­e.

A Villaverla, nel pomeriggio di ieri il Genio Civile ha portato a termine i lavori per rinforzare l’argine del Timonchio, che già aveva ceduto lo scorso giovedì, dato che nella giornata di lunedì era stata inun’erosione in un punto più a nord. Difficile la situazione anche nel bassanese, dove si sono registrate frane, smottament­i e diversi scantinati sono finiti sott’acqua. La paura maggiore a Marostica dove il torrente Longhella ha tenuto con il fiato sospeso decine di famiglie, costringen­do il sindaco Matteo

Mozzo a disporre anche l’evacuazion­e della scuola dell’infanzia Madre Teresa di Calcutta, in località Ponte Campana: una cinquantin­a tra bambini, maestre e personale Ata sono stati portati al sicuro in una struttura comunale. A rischio, per la furia dell’acqua i ponti di via Alighieri, via Petrarca, via Levà, via Boscaglie.

I quasi 200 millimetri di pioggia caduti tra Lusiana e Pradipaldo, hanno fatto esondare nei campi i torrenti Marcoalda e Valletta costringen­do il primo cittadino a lanciare l’allerta via social: «Causa rischio esondazion­e - ha scritto Mozzo - i residenti della zona sono invitati a mettersi in sicurezza, salendo ai piani superiori». In tutto, a Marostica, sono state 14 le case allagate, otto le frane e due le strade chiuse per caduta piante. Oltre 200 le famiglie rimaste senza luce.

Evacuata una casa anche a Bassano, in località Valrovina, dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenir­e per una frana in zona Gaggion Alto. Movimenti franosi si sono registrati anche lungo la Provincial­e 72 «Fratellanz­a», che collega la città ad Asiago.

Strade trasformat­e in fiumi, infine, anche a Romano d’Ezzelino: qui lo straripame­nto del canale Mardignon ha provocato allagament­i in via Marze e via XI Febbraio. Nonostante le paratie e le tavole poste dai residenti a riparo delle abitazioni, alcuni scantinati sono finiti sott’acqua. In molti casi si tratta degli stessi devastati dalla pioggia di meno di una settimana fa.

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A Marostica Il torrente Longhella nei pressi dell’asilo
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A Monte di Malo Lo smottament­o lungo la Provincial­e

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