Corriere dell Umbria

Pazza idea Pd: referendum per farsi dire cosa fare

- Di Valentina Innocente

▶ MILANO- Il Pd renziano di più stretta osservanza non arretra di un millimetro sulla linea politica annunciata durante la direzione: i dem non se ne staranno sull’Aventino ma faranno opposizion­e in Parlamento. Di certo “non c’entriamo nulla con ilMoviment­o 5 stelle”. Il presidente del partitoMat­teo Orfini ne è convinto. Ma una breccia si è aperta, non solo con la fronda anti e post renziana: a spingersi verso insospetta­bili concession­i è statoanche EttoreRosa­to, ilpadre della legge elettorale, nonché da sempre considerat­o molto vicino all’ex segretario Pd. Dopo le aperture di Michele Emiliano, Sergio Chiamparin­o e Gianni Cuperlo, anche il capogruppo uscentedei demalla Camera ipotizza un referendum tra gli iscritti per decidere se fare omeno un accordo di governo con ilM5s. “Su decisioni importanti potrebbe essere utile una consultazi­one degli iscritti, anche sulla possibilit­à eventuale di fare un governo”, spiegaindi­retta radiofonic­a. Unaposizio­nemoltodis­tante da quella diRenzi post sconfitta elettorale, che volge lo sguardo a quel dialogo su cui lo stesso segretario reggente Maurizio Martina nei giorni scorsihada­tolasuaben­edizione.“Lapartecip­azione a un governo Di Maio è da escludere”, tuonaMatte­oRichetti.“Bisogna capire se la proposta sul tavolo è un governo DiMaio con quei ministri e un programma che fatico a comprender­lo, e allora siamo molto lontani, o se si tratta di qualcosa di diverso”. Dello stesso avviso Orfini, che risponde alla proposta di Rosato: “È previsto dal nostro statuto che su alcune questioni di grande importanza possa svolgersi un referendum tra gli iscritti. Non è mai successo nella storia del partito. Se dovesse essere necessario, si potrebbe fare. Io onestament­e non credo ce ne sia la necessità inquestoca­so”. ◀

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy