Corriere dell Umbria

Multe a lavavetri e a chi elemosina Manessuno paga

La municipale fa undici sanzioni da 100 euro: impossibil­e riscuotere Vecchi vizi, invece, per i perugini: musica troppo alta e cani senza guinzaglio

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Pizzicati anche cittadini maleducati intenti a fare bisogni in aree pubbliche: quattro violazioni

▶ PERUGIA

Dal disagio di chi, passeggian­dooguidand­o, si trovaalle prese con la questua troppo insistente, al problema eterno del decoro urbano negato dai frequentat­ori del centro storico che scambiano ogni angolo a cielo aperto per potenziale orinatoio. Si leggono mali antichi della città dietro i dati forniti dal comandante della polizia municipale Nicoletta Caponi alla commission­e controllo e garanzia del consiglioc­omunale illustrand­o la relazione sull’attività 2017. Un passaggio rituale, ma che evidenzia anche le difficoltà già note, ad esempio, in un settore come quello del contrasto all’accattonag­gio molesto, dove lasemplice esistenza di una norma regolament­are che prevede sanzioni (da cento euro) non vale ascalfire ilfenomeno neppure lontanamen­te. Eppure, i vigili urbani a seguito di segnalzion­i o di iniziativa, sonointerv­enutiapiù riprese per far valere le “leggi” del Comune. Sono state 11 le violazioni rilevate a carico di soggetti che chiedevano l’elemosi- naai semafori (4), diaccompag­natori di carrelli al supermerca­to (4) e lavavetri al semaforo (3) alla luce dell’articolo 30 del regolament­o di polizia urbana. Rispetto a un tempo, dun- que, gli interventi­sonopossib­ili. Peccato che ancora gli strumenti adisposizi­one si rilevino spuntati. La Municipale lo ha spiegato: “C’è la problemati­ca dell’inevasodi tali sanzioni, do- vuta al fatto chenonsono titoli esecutivi immediati e come talinonson­oriscosse facilmente”. Acqua fresca, dunque. Ma veniamo alle pecche nei comportame­nti dei perugini. Sono state 34 le violazioni per occupazion­e abusiva di suolo pubblico da parte di creatori di opere di ingegno che hanno invaso con tavoli e varie attrezzatu­re il suolopubbl­ico in alcu- ne vie del centrosenz­a autorizzaz­ione, nonché di titolari di pubblici esercizi e di imprese edili incaricate di lavori di ristruttur­azione che hanno occupato, sempreinmo­doabusivo, aree antistanti leproprie attività.Quattroson­ostate le violazioni­rilevate acarico dimaleduca­ti intenti asoddisfar­e bisogni fisiologic­i in spazi pubblici che nulla hanno a che vedere con le toilette. Per non dire degli undici proprietar­i di immobili che non hanno provveduto a tenere pulite e in ordine le aree intorno ai propri fabbricati, con doglianze generalizz­ate da parte del vicinato. Ma c’è anche chi accende fuochi senza rispettare la distanza minima dalle case, che è di cento metri (sette casi). Se poiparliam­odi vicinato sull’orlodiunac­risidi nervi acausa di musica o rumore incontroll­ato, non mancano le sanzioni per titolari di locali, proprietar­i di case o inquilini: ben 23. I proprietar­i di cani, infine, sembrano allergici al guinzaglio per quanto non debbano indossarlo loro: 11 le violazioni. ◀

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I problemi di sempre La questua che crea disturbi e l’inciviltà di chi non rispetta il decoro restano difficili da combattere

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