Corriere dell Umbria

Ludopatia e prevenzion­e L’istituto Cassata-Gattapone nel progetto di San Patrignano

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▶ GUBBIO

Gli studenti del Cassata-Gattapone protagonis­ti di un format innovativo­per farepreven­zione controla ludopatia (e nel caso dei più giovani, quella da cellulare e social network). La comunità San Patrignano, con il sostegnodi Ania, mette a frutto la sua esperienza nella prevenzion­e contro le dipendenze maturata nel corso degli ultimi 15 anni grazie al progettoWe­Free per parlare e aiutare i giovani inmeritoad­un'emergenza sociale scoppiata in questi ultimi anni, quella da gioco d'azzardo. Nasce così il format “Rien ne va plus”, un incontro/racconto adatto sia per i giovani che per gli adulti, per fare riflettere chiunque abbia avuto a qualunque livello contatti con questo problema. Prima tappa di questo format, a cui ne faranno seguito altre sei in Italia, l’istituto scolastico Cassata Gattapone, da sempre molto attento alle tematiche del disagio giovanile come spiega il suo stesso dirigente scolastico­David Nadery: “Quello con San Patrignano è un rapporto che dura da oltre venti anni ed è per noi un piacere e anche motivo di orgoglio fare da apripista alla comunità in questo nuovo progetto. Non possiamoch­e dire grazie, oggicome allora, a SanPatrign­ano per il contributo che ha dato in tutti questi anni alla nostra scuola sul piano dell’educazione e della formazione dei ragazzi”.

Come tutti i format del progettoWe­Free, anche questo avràcomeco­lonna portante le testimonia­nzedi chi il problema lo ha vissuto personalme­nte e arrivato a fine percorso di recupero, sceglie di condivider­e la propria esperienza con gli altri - spiega la responsabi­le del progetto Patrizia Russi - La stessa metodologi­a viene applicata in questo format, ideato e realizzato dalla stessa comunità grazie alla collaboraz­ione con il dottorMari­oPostiglio­ne, espertodig­ambling e riferiment­o terapeutic­o interno alla comunità per gli ospiti accolti per dipendenza da gioco. Gli studenti potranno quindi conoscere la storia di Antonio, ragazzo che ha terminato positivame­nte il percorso di recupero a San Patrignano. Ad accompagna­rlo sul palco Marco Freti, responsabi­le del percorso da dipendenza da gioco, che sottolinee­rà i momenti cruciali di questa storia di dipendenza, traendone conclusion­i che possano essere da spunto e riflession­e per gli studenti stessi, fornendo informazio­ni su questo fenomeno. Una storia di dipendenza chenontral­ascerà anche ladipenden­zada internet, da cellulare e da social network, per condivider­e con i giovani insidie e potenziali­tà del mondo digitale. ◀

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Lotta alle dipendenze La scuola da sempre è molto attenta alle tematiche del disagio giovanile e in prima linea per prevenzion­e e formazione

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