Furti in Valnerina L’idea delle ronde per cacciare i ladri
Gli abitanti di Ferentillo, Montefranco e Arrone stanno pensando a un progetto per il controllo di vicinato d’intesa con le forze dell’ordine
Il comitato civico ha anche proposto ai sindaci dei territori interessati di rafforzare i sistemi di videosorveglianza
▶ ARRONE
Non si ferma l’escalation di furti e i cittadini decidono di fare la prima mossa con un progetto che per certi versi si richiama alle ronde. L’obiettivo, sulla carta, è il “controllo di vicinato” in sinergia con le forze dell'ordine del territorio per porre un argine al susseguirsi di furti commessi, in particolare all'interno diabitazioni, nellazonadellaValnerina ternana compresa fra Ferentillo, Montefranco eArrone. Diversi gli episodi denunciati negli ultimi mesi, accaduti soprattutto in determminate fasce orarie e ai danni di comuni cittadini violati in quello che è il bene materiale più prezioso, la propria casa. Giorni fa, nei locali del campo sportivo di Montefranco, si sono riuniti alcuni residenti dei comuni coinvolti proprio per fare il punto e proporre iniziative che vadano nella direzione di unamaggiore sicurezza.
Al termine dell'incontro a cui eranopresenti circa cento persone, è stata redatta una pro- posta inviata alle istituzioni del territorio e alle forze dell' ordine, incentrata proprio sulla dinamica del “controllo di vicinato” e quindi della sicurezza diffusa. In particolare i cittadini, riuniti in un comita- to, chiedono intanto ai rispettivi sindaci di impegnarsi per predisporreunadeguato sistema di videosorveglianza - e qualcosa in questo senso potrebbemuoversi nel corso della primavera - per scoraggiare malintenzionati ed avere elementi utili su cui indagare, a frontedi eventuali reatipredatori. Mail cuore della proposta è incentrato sul progetto di “controllo del vicinato”, già attivo in diversi comuni italiani e anche all'estero, che prevedeunacostantecomunicazione fra i cittadini e le forze dell'ordine, attraverso la segnalazione informale di qualsiasi episodio ritenuto sospetto in base alle nozioni e alle metodologie applicate dalle forze di polizia deputate al controllo del territorio. Si parte dall'installazione di cartelli stradali che indicano, soprattutto ai potenziali malfattori, che in una determinata zona i residenti si sono già organizzati per garantire un'attenzione costante. C'è poi il flusso comunicativo che, nei casi di specie dellaValnerina, potrebbe essere convogliato verso un coordinatore di zona che poi trasferisce le informazioni alla polizia locale competente edalì alle altre forze dell' ordine. Ciò anche attraverso unasuddivisione delle aree comunali in zonedi rispetto, per filtrare le comunicazioni così da consentire un intervento preciso e puntuale da parte degli organi deputati. Daqui, oltre alla richiesta alle istituzioni di investire celermente sul progetto, quella di un incontro fra i soggetti in campo proprio per creare quel dialogo e quella sinergia alla base del controllo informale, ma organizzato invocato dal comitato di residenti. ◀