La partita infinita di Marco “Vinta la gara della verità”
Il successo del giocatore del Bevagna squalificato per 3 anni e ora assolto
Con il suo legale
▶ FOLIGNO - Una partita infinita, che ci sono voluti 144mila minuti di recupero. Novanta primidi gioco e cento giorni esatti di attesa e di bocconi amari che però, ora, hanno reso ancora più bella la vittoria, storica per certi versi. E’ la partita per la verità vinta dopo due gradi di giudizio da Marco Bastioli, giocatore delBevagna, che lo scorso dicembre era stato ingiustamente squalificato fino al 2020 perunepisodiodiviolenzamaiaccadutonei confronti di un arbitro e che, giorni fa, è uscito completamente riabilitato dopo l’annunciata sospensione - di 12 mesi, pare - da parte dell’Aia nei confronti dello stesso arbitro. Innocente, il succo. Tutto ha origine il 3 dicembre scorso nel derby di PrimaCtra Trevi eBevagna: Marco, in area, vede un compagno a terra e, sostenendod’aver sentito il fischioda parte del direttoredi gara, blocca l’azioneavversaria con lemaniper consentirne i soccorsi, l’arbitro Andrea Reali di Foligno nega d’aver interrotto il gioco e assegnadaregolamentoil rigore. Che, vivaddio, il capitano del Trevi Simone Cappelletti decide di calciare fuori per rimediare allo spiacevole equivocoe ridare sensoaunapartitadi calcio che- ricordiamolo - è pur sempre un gioco. “Non protestai nemmeno in quell’occasione - dice proprio Marco, col sorrisoritrovato sulle labbra, mentre parla gomito a gomito col suo legale, Marco Setteposte, che ne ha tutelato gli interessi -, ero solo rammaricato per il mio gesto, davvero ingenuo, che aveva generato quel penalty. Nessun tipo di astio o rivalsa verso Reali. Poi il grande gesto di fair play del Trevi mi aveva rincuorato”. Il giudice sportivo parlava di “rivalsa di tipo delinquenziale”, perchè nel frattempol’arbitro aveva prodotto un sup- plemento (poi definito “non particolarmente chiaro”) al referto originale, riferendo di intemperanze di Marco nei suoi confronti il giorno successivoallagara colTrevi, durante un match di calcio a 7 Uisp a cui Reali diceva di aver assistito da spettatore. In particolare, l’arbitroriferiva che al termine del match del lunedì, Bastioli gli si avvicinavae locolpivaconuncalcio alla caviglia. ElaDisciplinare in primo grado fermò Marco fino al 30 giugno 2020. Una mazzata. Ma è qui che nasce la vittoria storica del giocatore giallloblù. “Grazie ai referti della partita di calcio a 7 amatoriale e alle dichiarazioni di coloro che erano presenti al match, tra cui il direttore di gara - dice l’avvocato Setteposte, che difende anche il Bevagna - siamo riusciti in appello a dimostrare innanzitutto che l'arbitro Reali non era un semplice spettatore dell'in- contro come dichiarato, ma che partecipava quale giocatore in campo al pari e come avversario diMarco. Eche le accuse di scorrettezze rivolte al mio assistito erano infondate dato che in quella gara Marco non venne nemmeno ammonito. Ma dirò di più: sia l’arbitroUispcheipresenti hanno confermato la condotta assolutamente corretta di Marco”. La Corte sportiva di Appello, accogliendo un’eccezione di Bastioli, ha in sostanza affermato che alle dichiarazioni di Reali non poteva essere attribuita l’efficacia che il Codice di Giustizia sportiva riconosce alle dichiarazionidiunarbitro, perchè nella fattispecie quanto allegato al refertovaconsideratocome“semplici dichiarazioni di un tesserato Uisp (Reali appunto, ndr) nei confronti di un altro tesserato della stessa federazione”, quindi non Figc, peraltro incrociato in campo quale avversario. Giornifa, dopol’annullamento della squalifica, è stato scritto un ulteriore, forse l’ultimo, capitolo di questa triste vicenda che ha messo Marco alla gogna per settimane: l’Aia, condannando l’estensore di quel referto “non particolarmente chiaro”, sembra aver deciso di sospendere Reali per un lasso di tempo di dodici mesi. Di questo se ne saprà di più a breve, intanto al Bevagna c’è un ragazzo che ha ottenuto quello che voleva dopo 144mila minuti... di recupero: una vittoria sacrosanta contro chi lo dipingeva per quello che non è. Bentornato Marco.
Tutto nasce il 3 dicembre 2017 nel derby di Prima contro il Trevi A sinistra il giocatore bevanate Marco Bastioli nello studio dell’avvocato Marco Setteposte che lo ha difeso