Zero Imu e contributo a chi investe
▶ CASTIGLIONE DEL LAGO - A Castiglione del Lago è stata innalzata la sogliadi esenzione dell’addizionale Irpef da 10.000 a 11.500 euro, ampliando la platea dei beneficiari di circa nuovi 600 cittadini. L’aveva promesso e l’ha fatto la giunta Batino con Mariella Spadoni, assessore a Bilancio, finanze e tributi in prima fila. Male buone notizie per i cittadini castiglionesi non finiscono qui, perché come dice con orgoglio l’assessore “Abbiamo previsto esenzione totaleImu per i nuovi insediamenti produttivi artigianali per i primi tre annidiattività e il finanziamentodiunfondoper lenuove attività produttive che verrà articolato in due misure: la prima è volta ad erogare un incentivo diretto per le nuove attività commerciali aperte nei centri storici del paese di 3.000 euro annui a soggetto per i primi tre anni; la secondache si svilupperà inuncontributo in contointeressisempre per le nuove attività com- merciali aperte nei centri storici”.
Ma torniamo al discorso generale. Qualche mese fa l’assessore Spadoni, in occasio- nedella notizia cheposizionava Castiglione del Lago in testa nella classifica virtuosa del recupero dell’evasione con una percentuale del 57,77 per cento, disse: “Per il 2018 stiamo pensando di applicare una parte del recupero evasione all’innalzamento della soglia di esenzione del- l’addizionale comunale Irpef". Apochesettimane di distanza da questa dichiarazione, lapromessaè statamantenuta. “Questo è il frutto del paziente e fruttuoso lavoro di lotta all'evasione fiscale, come è stato evidenziato dalla Cortedei Conti - spiegaancora la Spadoni - e poi riportato dalla stampa e dalla televisione nazionale, checihaconsentito di cominciare a ridistribuire questi importanti risultati raggiunti”.
Ma c’è però anche una Un nota dolente nel bilancio di previsione 2018-2020 ed è relativa all’incremento delle tariffe Tari “inevitabile - osserva l’assessore - a causa degli extra costi per il conferimento dei rifiuti in discariche fuori regione. Ma sarà comunque estremamente contenuto (da 2,5 al 3,5 per cento circa) rispetto alla media degli aumenti umbri che in alcuni casi ha raggiunto anche il 10 per cento eaccompagnatoda unaserie di riduzioni eagevolazioni legate al numero degli svuotamentidei rifiuti indifferenziati, all’utilizzo dellecompostiere e alla riduzione del 30percento per iprimi tre anni delle nuove attività commerciali aperte nei centri storici dell'intero paese”. ◀