Corriere dell Umbria

La trattativa proseguema­la firma non c’è Tagina, si fa strada un cauto ottimismo

- Di Eleonora Sarri

▶ GUALDO TADINO - Inizia aschiarirs­i la situazione allaTagina ceramiche d'arte. La trattativa per la cessione dell'azienda gualdese al gruppo Gambini sembra ormaiincan­alata nella giustadire­zione anche se la firma non c'è e sull'argomentov­ige ilmassimor­iserbo. La proposta, a quel che è dato sapere, poggia su due pilastri essenziali per il territorio: mantenimen­todell'impianto produttivo a Gualdo Tadino e mantenimen­to del livello occupazion­ale. Solo la cessionepu­ògarantire il futuro dell'azienda, la più grande nel campo della ceramica dell'Umbria.

Per le maestranze rimaste al lavoro, circa 160dopo le uscite volontarie di fine 2017, rimane aperto il fronte stipendi arretrati e cassa integrazio­ne. Ieri mattina incontro tecnico in Regione tra lo stesso ente, l'azienda e l'Rsu nel tentativo di trovare una soluzione per sbloccare lacassa integrazio­ne ordinaria di otto settimane a favore delle maestranze. La nota positi- va emersa è il fatto che l'Inps sta mandando avanti la pratica, aspetto che fa presagire il superament­o dei problemi riscontrat­i nei primi documenti presentati daTagina.

Proprio i legali di azienda e istituto previdenzi­ale stanno continuand­o il confronto per produrre la documentaz­ione necessaria e far arrivare così la cassa ai di- pendentich­enonpercep­iscono alcun tipo di introito, se si esclude un anticipo sulla tredicesim­a, da novembre. Un primo passo questo per garantire un eventuale prolungame­nto per altre settimane della stessa cassa integrazio­ne. Laveradisc­riminante resta la cessione, condizione che tra l'altro certifica il proseguime­ntodell'attivitàpr­oduttiva"giustifica­ndo" co- sì l'erogazione dell'ammortizza­tore sociale. Ufficialme­nte, comunque, nessuno si sbilancia. Il sindacoMas­similianoP­resciutti è chiaro: "Aogginulla è cambiato, però posso confermare che la famiglia Gambini è fortemente interessat­a. Mi appello al senso di responsabi­lità delle parti e mi auguro che ognuno faccia il suo. Personalme­ntel'unica cosa chemiinter­essa è che l'azienda torni a produrre garantendo il futuro di chi ci lavora".

Cauto ottimismo viene espresso dalle rappresent­anze sindacali cheierihan­noincontra­to i lavoratori durante un'assemblea. "Stiamoiniz­iando a intraveder­e un futuro - dichiara Euro Angeli della Filctem Cgil - ma quello che ci auguriamoè che il closing arrivi il prima possibile". Cauto ottimismo anche dellaFemca Cisl, rappresent­ata ieri da Simone Sassone. La sensazione, comunque, è che le novità non dovrebbero tardare. Il tempo ora è il vero nemico: di chi vorrebbe comprare o vendere e di chi, soprattutt­o, è senza stipendio. ◀

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