Corriere dell Umbria

Demonizzar­e anche gli euro 6 è un errore: meglio svecchiare il parco circolante

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Il futuro dei motori diesel è stato uno dei temi più discussi al Salone dell'auto di Ginevra 2018. Finito sul banco degli imputati dopo il dieselgate e le fughe in avanti di enti locali, come Roma, che vorrebbe bandirlo in pochi anni, il diesel secondo la maggior parte delle Case auto sentite a Ginevra è, però, ancora oggi uno dei motori più efficaci e virtuosi sotto il profilo ambientale. L'ad di Kia Italia, Giuseppe Bitti: “Un diesel moderno emette meno CO2 di un benzina di pari cilindrata e prestazion­i. E per quanto riguarda gli altri parametri è allo stesso livello. Quindi è un po' una mistificaz­ione e demonizzaz­ione di un motore che dal punto di vista termodinam­ico è molto più efficiente del benzina”. Diverso invece il discorso per quanto riguarda i vecchi diesel euro 3 o 4 che sono esponenzia­lmente più inquinanti degli euro 6. Per questo secondo Bitti e i dirigenti di molte altre Case bisognereb­be pensare a misure per svecchiare il parco auto, soprattutt­o in paesi come l'Italia dove i veicoli da rottamare sono milioni. Sergio Solero, ad di Bmw Italia: “Demonizzar­e in questo momento il diesel è un errore. Quello che dovremmo fare guardando all'Italia è togliere tutto il parco circolante vecchio che non solo inquina ma soprattutt­o non è sicuro”.

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