Un festival per dare la scena ai giovani
▶ PERUGIA - Chi sono i registi, gli scenografi, gli autori, gli attori e il pubblico di domani? Un festival risponde conLesmaniedi Primavera. Dalgiovanedirettore dello Stabile umbro, Nino Marino, arriva la prima edizione di un festival tutto perugino che mette sul palco, anzi megliosul ridotto del teatroMorlacchi, sei spettacoli che hanno come filo conduttore i giovani della nuova scena italiana.
A dare l’incipit, l’8 aprile, sarà uno dei primi lavori firmati dalla talentuosa tuderte Liv Ferracchiati, Peter Pan guarda sotto le gonne, primo capitolo della trilogia sull’identità. E sarà sempre la Ferracchiati, inmaggio (dal 15 al 20), a chiudere larassegnaconStabatMater, secondo capitolo della trilogia, spettacolo vincitore del PremioHystrio 2017. Duemessinsceneanche per la giovane, ma già molto conosciuta e apprezzata Caroline Baglioni. Il 2 e 3 maggio, lei sarà al Morlacchi con il suo cavallo dibattaglia Gianni, progetto teatrale vincitore del Premio Scenario per Ustica 2015 ma anche di altri prestigiosi riconoscimenti. In seguito, sempre sul filo del legame di sangue, Caroline affronta, in collaborazione con Michelangelo Bellani, Non è ancora nato, in programma e il 7 e 8maggio. “Questa volta al centro c’è il rapporto tra figlia e padre - dice Bellani -. Finita l’epoca dello scontro generazionale, ilcomplessodiEdipo si trasformanel complesso diTelemaco”. Dall’incontro di due realtà consolidate, Deja Donne e InProgressCollective, nasceFrog. Lo spettacolo di danza, in programma il 13 maggio (unico a utilizzare l’intero palcoscenico). “Il lavoro racconta la trasfor- mazione - dice il coreografo Afshin Varjandi -, l’esplorazione del corpo checambia inunlinguaggio trasversale che usa la danza come codice d’ingresso”.
A dare sostanza al festival si inserisce anche la nuova produzione del Teatro Stabile dell’Umbria, “Il racconto d’inverno” di Shakespeare (dal 17 al 20 aprile) diretto da Andrea Baracco. Un progetto nato su misura per giovaniattori. Nuoveleve selezionate dal regista Antonio Latella perlacompagnia del Tsu. Le scenografie e i costumi saranno create dai ragazzi dell’Accademia di belle arti che hanno avuto così l’opportunità di avere un’esperienza sulcampo. La sceltadiShakesperare, secondo quanto ha detto Baracco, non è casuale ma funziona comeuna palestra per i giovani artisti e anche per Marta Crisolini Malatesta, docente dell’Accademia, lavorare sull’opera del grande Bardo rappresenta una bella sfida per gli allievi. “Un’esperienza importante per gli studenti - ribadisce il presidente di Aba, MarioRampini - che hannopotuto seguire la realizzazione del progetto dall’inizio alla fine, concretamente, dovendo peraltro anche conoscere i vari teatri dell’Umbria in cui lo spettacolo sarà poi portato in tournée”. Il festival nasce in collaborazioneconl’amministrazione comunale, in una triangolazione ben sottolineata e rilanciata dall’assessore Teresa Severini. Ildirettore delTsuha, infine, tracciato il percorso di altre attività in cantiere dedicate sempre alla nuova generazione della scena umbra/italiana: laboratori, realizzazione di spettacoli, stage e altro ancora. In ultimo, ma non ultimo: il progetto di SamueleChiovoloni, artista perugino, in rotta verso la biennale di Venezia 2018 con un nuovo progetto, Lepays Lointain, su testo inedito di Jean Luc Lagarce. Un lavoro diretto dallo stesso Chiovoloni che vede in scena Ida Marinelli, Francesco Bolo Rossini, Mauro Racanati, Daphne Morelli e Maria Vittoria Argenti
La presentazione di Perugi ateatro festival si è tenuta ieri nel ridotto del Morlacchi e, per volontà dello stesso direttore, ha visto “in scena” tutti: chi lavora sul palco ma anche chi sta dietro le quinte. Pari dignità a tutti. Unbel segno. ◀