Tempi lunghi per il governo Ci guadagna Gentiloni
▶ ROMA- Nell’incertezza totale che regnasul futurodelPaese, sembraaffermarsi l’ipotesi chePaoloGentiloni resti ancora per un po’ al suo posto. I suoi duecento giorni a capo dell’esecutivo terminano in concomitanza con l’insediamento delle nuove Camere, mal’inquilino di palazzoChigi potrebbe non andarsene subito. E’ probabile che Gentiloni salga al Colle per rassegnare le suedimissioniunavolta definita l’elezione dei presidenti di Camera e Senato, dopo di che però resterà ancora a palazzo Chigi per il consueto disbrigo degli affari correnti. Il passaggio al Quirinale dal presidente della Repubblica SergioMattarella potrebbe avvenire entro gli inizi della prossimasettimana, poi ilpresidente del consiglionon tirerà certo i remi in barca. E’ vero che l’ipotesidiunGentilonibis è definitivamente tramontata con il tracollo del Partitodemocratico nelle urne il 4 marzo, ma è altrettantoveroche con le consultazioni che iniziano dopo Pasqua i tempi si allungano. Al Colle si preferirebbe infatti evitare di iniziare le consultazioni il venerdì di Pasqua. Se già sulle presidenze delle Camere i partiti danno prova di non riuscire a trovare la quadra, sipuòimmaginare cheanche dopo le trattative non sarannorapidi e indolori. Laposta in gioco infatti si faancora più alta e si tratterà di trovare unamaggioranzapergovernare, oltre a convergere sul nome di un possibile premier. Aquesto punto tornerà in vogail“metodoGentiloni” quello che passa per un’affermazionetautologicamasignificativa dello stesso premier: “Il governo governa”, naturalmente nei limiti fissati dalla Costituzione. Gentiloni infatti intende tener conto anche nel disbrigodegli affari correnti del diversopeso delle forze politiche decretato dalle elezioni, rispettando i nuovi equilibri che si sono venuti a creare. Qualora però si dovessero presentare decisioni importanti da prendere, per esempio sui migranti, il premier non si tirerà indietro. Nel primo giorno di votazioni per le presidenzediMontecitorio e Palazzo Madama, oggi, Gentiloni sarà impegnato a Bruxelles per il consiglio europeo chiamato a confrontarsi sulle riforme europee e sulla Brexit. Ieri, intanto, Gentiloni ha incontrato a Bruxelles il presidente dellaCommissione europea, Jean-Claude Juncker.“Proprioinquesta fasecosì particolare per le cose italiane, inqueste settimanedi transizione èmolto importante tenere un rapporto e un raccordo con l’Ue ed è ilmotivo per cui adesso vado da Juncker”, hadettoGentiloni. QuantoallaBrexit, il nostro premier si è detto convinto che nella riunione di oggi “sanciremo un passoavantiimportante. Consideriamol’intesa chesiva profilandomoltopositiva, inparticolare pergliaspetti che l’Italia aveva fortemente richiesto eriguardanoinnanzituttoinostri concittadini e i cittadini Ueche sono nelRegnoUnito. Ci sonoalcunimeccanismi come l’automatismo dei diritti e laloronondiscrezionalità- ha aggiunto - su cui avevamo molto insistito e siamo molto soddisfatti, ringraziando Barnier eDavis che si sia arrivati a questorisultato”. Il programma a Bruxelles di Gentiloni prevedeunintervento del premier alla riunione dei capi di Stato e di governo dell’Eurozona con Draghi. Ed è proprio il nomediMario Draghi quello che circola in questi giorni come possibile successore a Palazzo Chigi se LegaeM5s non riusciranno a trovare nel medio periodo un accordo o una maggioranza aldi fuori dei reciproci schieramenti. Forsesoltantounasuggestione, ma che in giorni di fantapoliticarisultaquasiconvincente. ◀ AAppppeennaa ddeeffiinniittii ggllii aasssseettttii aa Moonntteecciittoorriioo ee PPaallaazzzzoo Maaddaamaa iill pprreemiieerr ssii ddiimeetttteerràà maa llee ddiiffffiicciillii ttrraattttaattiivvee ppeerr iill nnuuoovvooeesseeccuuttiivvoo lloo tteennggoonnoo aannccoorraa aall ssuuoo ppoossttoo