Guarducci lascia il posto a un grillino
▶ ASSISI Nonpotevausciredi scenacome un assessore al turismo qualsiasi. Eugenio Guarducci, l’inventore diEurochocolate e dellameno fortunata “fertility room” (che comunque a livello comunicativo fece un bel botto), affida a una lettera pubblica le ragioni che lo hanno indotto a lasciare lagiunta di Assisi dove albergava dal 6 lugliodel2016quandoavolerlo nella sua squadra fu Stefania Proietti fresca di elezione alla guida di Assisi. Ricordiamo che a sostenerla fu una lista civica appoggiata dal Pd. “Molte delle ragioni per le quali ho lasciato il mio incarico- scriveGuarducci - il sindaco le conosce bene, gliele ho rappresentate già da diverse settimane tantoda richiederle serenamente una mia sostituzione subito dopo il voto del 4 marzo che ha influenzato non pocolamia decisione. Quindi, ben prima della conclusione dell’evento Tra_Me, che nulla c’entra con questa vicenda come la stampa locale incolpevolmente racconta grazie alle confusionariedichiarazioni di alcuni aspiranti statisti. Nulla che non si potesse superare attraversounabuonadosedi reciproca capacità di ascolto”. Chiarito questo, l’ex assessore a proposito del sindaco dice che “Stefania è una persona non solo capace e onesta, ma completamente dedita alla suamissionediamministratrice, come raramente ho visto fare daaltri sindaci. Conpregi (molti) cheglihosempreapertamentericonosciuto e con alcuni difetti (pochi) che gli ho confidenzialmente sottolineato”. “Ma veniamo alle elezioni del 4 marzo - aggiunge Guarducci - che sono state un vero e proprio terremoto politico. E’ riduttivo pensare che il loro esitopossa riguardare solo i livelli istituzionalinaziona- li e che, invece, non vada in profondità finoatoccare i sentimenti di moltissimi territori del nostro paese, non ultimo la nostraamataUmbria. (...) I governi locali, a mio avviso, devono dare urgenti segnali di avercompresociòcheè successoil4marzo: vogliadicambiamento. Cambiamento di uomini/donne? Rimpasti? Non solo. Parlerei di modalità di azione, di capacitàdi essere inclusivi, dimostrarsi piùpronti a un dialogo, di essere meno autoreferenziali etc etc. (...) Io nonvoglioappartenereallagenerazione di amministratori pubblici locali che fanno finta che il 4 marzo non sia successonullaeche sarannoricordati per incapacitàdi letturacritica. 1/3 degli elettori italiani ha votato per ilM5s. Iomeneso- no accorto. (...) Sul carro dei perdenti ci sono salitoquindi, per la prima volta, il 4 marzo, dandofiducia, attraversoilvoto, aunacoalizioneper laqualecomunqueavevoamichevolmenteeriservatamenteespressotutte lemie perplessità nella scelta delle candidature locali targate Pd. E Giacomo (Leonelli, ndr) lo sa. Mi sarei però aspettato che, dopo il voto, qualche operazionedi ‘revisione del tagliando’ fosse ritenuta necessaria e - ripeto- urgente. Perché, anche lavelocità, di questi tempi è un valore importante. Invece nulla. Allora hopensato: vistocheconil sindacononriuscivopiùadavere una piena visione in comune, ma continuava a non cacciarmi, perché non approfittarne? Come? Lasciando il mio posto e invitando Stefania a utilizzarloalmeglioper rispondere a nuove istanze di cambiamentoeaprovedidialogoche vengono prepotentemente candidate dall’esito del voto. Vado oltre, sapendo già che non avrò successo e suggerendo di far occupare questo posto da un esponente tecnico e/o politico espresso in ambito locale dalM5s. Caro sindaco- concludeGuarducci - mettili alla prova. Verifica la loro disponibilità a sporcarsi lemani, come loro stanno chiedendo a Romaadaltri di fare. Assisi è città del dialogo: questa disponibilità credopossa essere veramentecalzanteemagari contagiosa. Dei 1,5 milioni euro a disposizione del Piano Mktg 2018 ione hospesi solo 40.000. Quindi c’è benzinasufficiente anche per fare i fenomeni e dimostrare, magari, di essere infallibili, mettendo in campo le possibili varianti del PianoMktg che - il 27 ottobre 2017 - il consigliere comunale M5s aveva apertamente applaudito in fase di partecipazione”. ◀