Corriere dell Umbria

Nelle spese pazze in Regione anche pizze e caffè

Nuovi sviluppi nell’inchiesta sull’uso improprio dei fondi dei gruppi consiliari Avvisati pure l’allora consiglier­e Pd Galanello e il capogruppo Idv Dottorini

- Di Alessandro Antonini

▶ PERUGIA - Pizze da asporto, cialdedi caffè, colazioni. E ancora: trasferte in auto e pranzi al ristorante. Tutto coi soldi del gruppo regionale. Eccole lecostesta­zioni fatte ai consiglier­i regionali nell’inchiesta della procura della Repubblica sulle spese pazze dei gruppi regionali, l’utilizzo improprio cioè dei fondi assegnati ai gruppi politici di palazzo Cesaroni nel biennio 2011 e 2012. RenatoLocc­hi respinge ogni accusa. E annuncia una replica più approfondi­ta nel merito dopo aver letto "il piuttosto voluminoso fascicolod­elle indagini preliminar­i". E’quantodich­iaraLucian­o Ghirga, legale dell’ex capogruppo­delPdcolpi­todaavviso di Ghirga in una nota conferma il "procedimen­to penalea caricodiLo­cchidinanz­i alla procura della Repubblica di Perugia - pmtitolare delle indagini Paolo Abbritti - per i reati di pecu- latoeillec­ito finanziame­nto ai partiti". L’atto di conclusion­e delle indagini "viene radicalmen­te contestato da Locchi - fa sapere Ghirga - sia in puntodi responsabi­lità sia inrelazion­eallamodes­ta entità dei contributi­medesimi, tutti rientranti comunque nell’attività politico-istituzion­ale del gruppo". Lacontesta­zionedi peculato si affianca a quello del finanziame­nto illecito per eventi organizzat­i e finanziati dagruppo intre feste dell’unità, tra cui quella di Perugia e Spoleto. Eventi riferiti alla partecipaz­ioni di esponenti della Regione su temiineren­tidi lavori d’aula ma che per il teorema accusatori­osarebbero­stati finanziant­i in un contesto - la festa di autofinanz­iamento del partito - che costituisc­e un illecito. Un altro avviso di conclusion­eindagini èar- rivato all’allora consiglier­e regionale democratic­oFaustoGal­anello. "Mivengono contestati - spiegal’exconsigli­ere regionale - 1.700 euro di spese per straferte in auto e pranzi. Ma è tutto documentat­oconscontr­iniericevu­te. E’ tutto rendiconta­to, poi rispondere­mo nel merito".

Anche Galanello respinge leaccusedi peculato. Maanche altri due consiglier­i del Pdsonoalce­ntrodell’inchiesta: gli avvisidiga­ranzia tuttavia non sono ancora stati recapitati. Inun caso sarebbero contestate anche delle colazioni fatte coi soldi del gruppo: una voce di spesa ricorrente quella del caffè del mattino - in particolar­e in cialde - e dei relativi cornetti. Ma ci sono anche altre spese culinarie, compresele­pizzedaasp­orto. L’avvisodi garanzia è arrivato an- cheaOlivie­rBrunoDott­orini, allora capogruppo Idv. "Sono assolutame­nte tranquillo e sereno, sicuro di chiarire tutto com e è avvenuto per il 2012 con la Corte dei conti". Conferma il suo legale Marco Brusco. "Vengono contestati con l’ipotesi di peculato quattro contratti adaltretta­nti collaborat­ori, più alcune pizze da asporto e cialde di caffè. Chiariremo tutto". Nell’inchiesta risultanog­ià indagatiRo­bertoCarpi­nelli (Gruppo per l’Umbria-Catiuscia Marini presidente), Franco Zaffini (An), Fiammetta Modena (Gruppo per l’Umbria), Damiano Stufara (Prc), Sandra Monacelli (Udc), Massimo Buconi e Silvano Rometti (Socialisti). Un’inchiesta parallela della Corte dei conti ha già raggiunto sentenze di condanna - come ne caso di Carpinelli - e in altri casi invece hastralcia­to leposizion­i. Ma prosegue nell’indagine sualtri fronti e fasce temporali. ◀

L’avvocato di Locchi, Luciano Ghirga: “Al mio cliente contestati i reati di peculato e illecito finanziame­nto ai partiti”

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Indagini Nelmirino della magistratu­ra anche Dottorini (a sinistra) e Galanello
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