Gli atti vandalici non mettono paura alla Lega
▶ MARSCIANO
"Un atto intimidatorio che non fermerà l'ottimo lavoro fin qui svolto dalla Lega". Così Ferdinando Piazzoli, segretario della locale sezione del partito, ha definito l'atto vandalico ai danni della sede di via Fratelli Ceci.
E la vicenda fa scattare ora anche una denuncia. I simboli del partito cancellati con la vernice nera e qualche "A" di Anarchia disegnata nella porta del locale. Questo lo scenario che i militanti della Lega hanno trovato giorni fa. Unepisodio che fa seguitoadaltri che in passato hannovisto il locale partito e la stessa sede, subire degli oltraggi simili: in un'occasione anche sacchi di mangimelasciati davanti all'ingresso e altri imbratta- menti della vetrata. “Durante la campagna elettorale - spiega Piazzoli - qualcuno aveva già tentato di intimorirci distruggendo i manifesti elettorali e imbrattando la sede, tanto che esiste tutt’ora una denuncia a carico di ignoti e non escludo di procedere per vie legali. Non tanto per il danno in sé, che deve essere sottoposto al vaglio degli inquirenti, quanto per il messaggio politico che emerge, perché si va a ledere uno dei principi cardine della democrazia, ossia la libertàdi espressione. Èevidente - conclude - che il successo della Lega a Marsciano durante le ultime elezioni non è stato ben accetto da una parte limitata di ribelli ed anarchici, che non conoscono il reale significato di democrazia e buon senso. L'intenzione è solamente quella di intimidire l'ascesa di un partito politico che è la voce del popolo, che fonda le sue radici proprio tra la gente e che si fa interprete dei problemi reali dei cittadini. Non è un caso che la Lega a Marsciano abbia raggiunto il 22% e si siaattestatocomeil primopartitodi centro destra. La volontà di lavorare c'è - conclude - e abbiamo persone preparate chenonvedono l'oradi mettersi al servizio di Marsciano".
Sulla spiacevole vicenda della sede imbrattata da ignoti, Piazzoli ha sollecitato anche una presa di posizione del consigliere regionale Chiacchieroni e del sindacoTodini. ◀