Preso il bullo che terrorizzava la città
Ristretto in una comunità per minori il 17enne che, ai Giochi delle Porte, ha dato due pugni e una testata a un gualdese di 26 anni
▶ PERUGIA- Era l’incubo diGubbio, il terrore dei suoi coetanei e spesso anche di quelli più grandi. E la sua minore età era, comesuccedde in questi casi, il lasciapassera legalizzato per evitare qualsiasi misura restrittiva. Questavolta però, unatestata ai danni di un giovane di Gualdo Tadino durante gli ultimi Giochi de le Porte, al bullo di Gubbio, un 17enne originario dell’Est Europa, gli è valsa la misura restrettiva in una comunità per minori dell’Umbria.
I contorni di un litigio, iniziato per futili motivi a fine festa e finito in ospedale con esiti abbastanza gravi per la vittima chehaavutola lesione permanente dellamandibola, sono stati spiegati ieri mattina nel corso di una conferenza stampaallaquale hanno partecipato il tenente colonnello Carlo Sfacteria del repartooperativo, il capitano Piergiuseppe Zago e il comandante della stazione gualdese Simone Mattei.
Il fatto risale al 24 settembre a Gualdo Tadino, in occasione dell’ultimo giorno dei Giochi de le Porte quando, il minorenne eugubino, per motivi futili, probabilmente uninsulto, si è scagliatocontro il 26enne gualdese di origini cubane procurandogli una brutta ferita al volto. A seguito della testata e di due pugni il giovane gualdese è andato in ospedale per farsi curare, ma quella che apparentementepotevaessere una ferita grave ma non importante si è rivelata poi, a seguito di problemi alla masticazione e ulteriori approfondimenti, una lesione permanente alla mandibola.
La vittima a questo punto hasportoquerela e così è stato avviato l’iter investigativo da parte dei carabinieri di Gualdo Tadino e di Gub- bio.
E’ stato poi lo stesso gualdeseariconoscere ilsuoaggressore su Facebook e ad indicarlo agli investigatori che si sono trovati di fronte un nome e un viso a loro già molto noto. Il minorenne era già conosciuto per un curriculum contraddistinto da rissa, reati contro la persona e droga.
A Gubbio era l’incubo dei coetanei, lo spauracchio delle scuole da dove era stato allontanato più volte. E anchele forze dell’ordine lo conoscevano bene per diversi episodi di resistenza a pubblico ufficiale durante i quali aveva manifestato la sua indole violenta. Nel corso della conferenza stampail tenente colonnello Sfacteria ha sottolineato che il provvedimento restrittivo è scattato proprio perché la frattura dei denti e problemi mandibolari, sono stati ritenuti gravi dalla Procura che ha emesso il provvedimento su richiesta del pubblico ministero Flaminio Monteleone.
Il fine del Tribunale dei minori - ha spiegato ancora il graduato dell’Arma- è quello di favorire il reinserimento sociale del ragazzo. Nel provvedimento lo stesso padre avrebbe sottolineatocheil ragazzononsi è integrato per niente nel tessuto di Gubbio. Una realtà dove il 17enne ha lasciato il segno. Nonc’eranofesta, serata in discoteca o iniziativa, hanno poi spiegato anche il capitanoZagoe ilmaresciallo di Gualdo Tadino, Mattei, dove il giovane non si facesse notare con atteggiamenti da bullo e violenti. Questa volta però, quando sono andati a prenderlo, non ha opposto resistenza, probabilmente perché, essendo passati diversi mesi, non si aspettava che questa pesante violenza potesse portarlo a questa specie di domiciliari in comunità. ◀