Lo sportello psicologico nelle scuole ha già fornito aiuto a duecento studenti
▶ SPOLETO
Il flusso è continuo e costante. Segnoevidenteche il servizio è utile per molti ragazzi e le ragazze che frequentano due delle scuole superiori della città in cui è stato attivato. L'associazione “Il Girasole” ha messo in campo, ormai da tre anni, uno sportello di ascolto funzionale a supportare, grazie all’ausilio di una psicologa, quegli studenti che palesano segni di disagioovogliono raccontare problematiche con cui sono venuti a contatto. Elisa Montelatici, psicologa che accoglie i ragazzi dell'Itcg "Spagna" e dell'Itis/Ipsia fa un consuntivo sull'attività di questi tre anni. “Si è lavorato su due istituti superiori che complessivamente contano una media di circa 600 studenti perogniannoscolastico - spiega - 279 è il numero totale degli accessi, ovvero sia chi arriva allo sportello e fa un colloquio soltanto sia chi faunmini percorsodi 3/4 incontri. Nel totale sono inclusi anche gli adulti, genitori e personale. Scorporando i dati gli studenti che si sono rivolti al servizio sono 263”. All'internodi questacifra ci sono sia ragazzi o ragazze che hanno affrontato un piccolo iter (composto di 3/4 incontri), sia coloro che hanno fatto un solo colloquio. “Se proviamo a ripulire tale dato - prosegue - togliendo chi ha fatto un mini percorso, otteniamo un numero che si avvicina a 200, un 10 per cento abbondante del totale. Questo10 per cento di studenti che si sono rivolti allo sportello dimostra che tale spazio ha un motivo di esistere nella scuola. Il dato numerico non è risibile e - aggiunge la psicologa de Il Girasole - ci parla probabilmentediunbisognoche i ragazzi hanno manifestato e che si è riusciti ad intercettare”. Ma c'è un aspetto che è apparso singolare a quegli operatori che all'interno di dueplessi spoletini svolgono attività di ascolto. Ed è che granparte dei ragazziche ac- cedono al servizio curato dall'associazione “Il Girasole”, in collaborazione con il Cesvol, “hanno difficoltà relazionali per aver subito atti dibullismo alle scuolemedie - spiega Elisa Montelatici, psicologa che accoglie i ragazzi dell'Itcg "Spagna" e dell'Itis/Ipsia - sono ragazzi e ragazzi, oggi, molto timidi eche il più delle volte decidono spontaneamente di venire da noi per cercaredi superare la paura del giudizio degli altri”. Sì, perché secondo quanto spiega la psicologa i ragazzi e ragazze in questione, nel corso della frequenza alla scuolamedia, hannosubito sbeffeggiamenti durante le interrogazioni o anche perché, magari, avevano qualche chilo in più. Insommaseppur non si trattidi casi particolarmente eclatanti certe situazionipossonoavere ricadute soto il profilo psicologico. E poi ci sono anche casi in cui, tutti i problemi, nascono nell'ambito familiare. “C'è tutto uno spaccato di giovani nati in Italia macon genitori stranieri che vivonocondifficoltà la rigidità di determinate culture”, conclude Elisa Montelatici.
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