Lei l’Aida di Giuseppe Verdi?
Milano, sapendo che lamummia si trovava a Torino per un restauro, la volle addirittura - insieme ai costumi della prima Aida messa in scena da Franco Zeffirelli nel 1963 - alPalazzoReale di Milano in unamostra dedicata all’apertura della stagione del Teatro alla Scala. Oggi mummia e sarcofago - che risalgono all’epoca Tolemaica (305 - 30 a.C.) - si trovano al primo piano di palazzo Eroli, in un allestimento ancora provvisorio. Ma la precarietà dell’esposizione non pregiudica il valore della visita. Tra l’altro il viaggio fino a Narni è ripagato anche dal fatto che lo stessomuseo ospita una pala del Ghirlandaio spettacolare. Lamummia è protetta da una teca di vetro. Il corpo della defunta fu bendato e decorato con la tecnica del cartonage che prevedeva l’impiego di foglie di papiro, modellate come la cartapesta, dipinte a mano. Spiccano così la maschera funeraria con il volto della donna; una collana; la dea del cielo Nut collocata al centro del petto e rappresentata mentre distende le braccia tenendo le piume di Maat; i quattro figli diHorusposti ai latidiunpilastro Djed; e un paio di eleganti sandali ai piedi. Il sarcofago è antropomorfo ed è esposto diviso nelle sue due parti (coperchio e cassa) e anch’esse mostrano, fuori e dentro, ricche decorazioni fatte di geroglifici e allegorie. Mancano solo gli occhi, tolti in epocheremoteepresumibilmenterealizzati in osso ebronzo. I geroglifici riportano, oltre cheilnomedel defunto al quale doveva essere inizialmente destinato (Ramose, sacerdote diHorus- ildio falco - del tempio di Edfu, figlio di Amenhotep, a sua volta figlio di Ij Ceru e della dama Tknhet), anche alcune formulemagiche del Libro dei Morti. L’ipotesi è che la morte della donna sia avvenuta all’improvviso e che il sarcofago le sia stato donato, presumibilmente dallo stessoRamose, per darne una rapida e degna sepoltura. Lacircostanza di un accadimento improv- viso è suffragata anche dal fatto che la mummificazione sarebbe avvenuta frettolosamente, tant’è che sul sarcofago sono state trovate tracce dei materiali usati per lamummificazione come se queste fossero colati, ancora freschi, dalla salma poggiata sopra al sarcofago. Echissà, forse ci fu la fretta di nascondere davvero un amore che sarebbe dovuto rimanere segreto. ◀
I geroglifici con le formule magiche del Libro dei Morti e gli dei oscuri e della luce
Un eccentrico collezionista italiano amico dell’archeologo che ispirò il libretto