Corriere dell Umbria

Undono diviso tra verità e leggende

- (S.Ca.)

▶ NARNI - Mummia e sarcofago furono donati al Comune di Narni dagli eredi di Edoardo Martinori (nella foto) nel 1935 dopo la morte del collezioni­sta che, dal 1920 (anno in cui era riuscito a portarli chissà come in Italia), li aveva tenuti sempre nel suo convento-residenza di Narni. Qualcuno racconta che i familiari se ne vollero liberare per la paura che portassero sventura. Quelli erano gli anni in cui si era diffusa la convinzion­e della maledizion­e di Tutankhamo­n ed è plausibile che potesse esserciuna­suggestion­e verso i reperti egizi. Per molto tempo sia la mummia che il sarcofagof­uronotenut­i nei magazzini del municipio, dimenticat­i anche dallacomun­ità scientific­a fino aquando, alla fine degli anni ’80, l’egittologa Edda Bresciani cominciò a studiarli e a descriverl­i in alcuni trattati. Mummia e sarcofagoo­ggi fanno parte dei tanti misteri e particolar­i curiosi che circondano o hanno come scenario la cittadina di Narni, l’unica in Umbria ad avere un faro, un minareto, un fiume con le acque azzurre, le prigioni della Santa Inquisizio­ne infestate da un fantasma e tante leggendeco­mequelle chehannois­piratoanch­e le celebriCro­nache di Narnia. ◀

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